2008/09/05

5 Settembre - alle 17.30 parliamo di L.194

Oggi (scusate il ritardo nella convocazione) si terrà un incontro regionale promosso dalla rete delle donne in difesa della L. 194 presso il centro di documentazione e iniziativa della donne (in S.Cristina) via del piombo n 5 alle ore 17.30.

Durante un'audizione della Commissione delle elette del Comune di Bologna è saltato fuori il Protocollo che il Comune di Forlì ha sottoscritto nel 2004(!) con associazioni del Movimento per la Vita per la prevenzione dell'aborto. Del Protocollo fino a quel momento nessuna era informata poiché lo stesso Comune di Forlì non lo aveva reso disponibile su Internet.
Abbiamo inoltre saputo che l'applicazione del Protocollo ha avuto come risultato 27 rinunce all'aborto su 268 richieste. Sulla base di questo dato l'Assessore Bissoni ha pubblicamente dichiarato la sua intenzione di estendere il modello di Forlì a livello regionale, anche in via sperimentale.
Contemporaneamente il Comune di Rimini sta approntando un Protocollo analogo che, ci dicono, verrà presentato al prossimo meeting di Comunione e Liberazione.
In questo stesso periodo sono in elaborazione presso la Regione le "Linee di indirizzo per i piani di zona per la salute ed il benessere sociale per la piena applicazione della legge 194/78" nelle quali potrebbero essere inseriti tutti quegli strumenti che potrebbero essere ritenuti utili per rimuovere gli ostacoli al proseguimento della gravidanza.
Le "Linee" sono in elaborazione e quindi non sono disponibili al momento sul sito della Regione e sulle reti. Per quello che ne sappiamo i punti critici sarebbero:
- un ruolo centrale agli Enti Locali, con ampia autonomia nella scelta degli interventi, "atti a rimuovere le cause che porterebbero all'interruzione di gravidanza così come previsto dalla 194"
- l'introduzione della figura di assistente sociale che assumerebbe un ruolo centrale nel percorso di scelta della donna;
- il ruolo che, dall'esterno del consultorio, viene attribuito all'associazionismo, che per ora è soltanto quello legato al Movimento per la vita.;

La situazione è molto seria e i tempi stretti.
Siamo state informate che il 9 settembre verranno presentate alle/agli Assessore delle Politiche Sociale e Sanitarie che costituiranno la Cabina di regia prevista dal Piano Sociale e-sanitario regionale. Notate che tutte le figure istituzionali delle pari opportunità (Assessore, Consigliere ecc,) non sono previste nella consultazione.
E' necessario che ci vediamo prima, per organizzare una forte opposizione in difesa dell'autodeterminazione delle donne che non vengono citate né come donne né come persone che si autodeterminano ma solo come fattrice.
È necessario che nel frattempo ci documentiamo e ci scambiamo opinioni, valutazioni e anche ipotesi di contro-proposte, insieme e/o nei propri gruppi di riferimento, nelle istituzioni e fuori delle istituzioni.
Quello che tutte hanno espresso, negli incontri informali e in conversazioni, è la convinzione della necessità di una grande mobilitazione cittadina e insieme alle donne degli altri comuni della Regione per non riportare le nostre ragazze giovani da mammane e cucchiai d' oro

Elena Del Grosso, Fernanda Minuz

****

POTETE LEGGERE IL TEMIBILE PROTOCOLLO FORLIVESE QUI


Nessun commento: