2007/06/12

Parole Chiave Assemblea delle Assemblee

Raffaella Lamberti Associazione Orlando Bologna

E’ importante conservare la memoria delle donne

Nascono nuovi modi di fare rete (FemCamp)

Nelle reti ci sono diversità feconde ma anche conflitti

Dal 14 gennaio 2006 sono nate molte reti-movimenti

Incontrarsi per capire cosa condividiamo, come rafforzare la nostra presenza

Lavorare su temi condivisi

Il tema di “Usciamo dal Silenzio” è stato la L 194 e gli attacchi che la legge sull’aborto e i consultori hanno subito

Problema dei femminicidi ha ora un rilievo politico


Lea Melandri

Tema delle unioni civili e riflessione sul concetto di famiglia – a Milano si sono legati al tema della rappresentanza

Rappresentanza: la soggettività politica delle donne e la presenza pubblica sono legate al movimento degli anni ’70

Contaminazione di percorsi diversi in Usciamo dal Silenzio (movimenti-donne delle istituzioni)

Corpo-sessualità-nascita-famiglia, oggi sono le materie prime del dibattito pubblico e delle politiche istituzionali

Le donne dei movimenti stabiliscono oggi rapporti continuativi con le rappresentanti politiche

Tema della rappresentanza-presenza ha accompagnato il movimento milanese nell’affrontare le tematiche del femminismo

Invenzione di pratiche politiche nuove che concilino femminismo storico e nuovi percorsi

50 & 50 in tutti i luoghi della decisione (UDI)

Problema: trovare le forze e il tempo per tenere insieme la lotta per la parità di rappresentanza e gli altri temi del femminismo

Partire dalla soggettività per affrontare un tema pubblico

La campagna dell’UDI si inserisce nel dibattito sulla crisi della politica nel nostro paese

Parlare oggi della presenza politica delle donne vuol dire ripensare la politica


Elena Del Grosso Rete delle Donne di Bologna

Tema dell’autonomia delle donne: entrare con un modo di pensare e agire diverso nella vita pubblica

Mettiamo insieme le nostre forze – “contaminazione delle culture” come meticciato che crea una cultura nuova

A Bologna il tema centrale è la libertà femminile (a partire dalla difesa della L.194, violenza misogina)

Il tema della violenza sulle donne è un nodo politico

Problema della visibilità politica delle donne

Nei momenti “bui” le donne sono presenti come soggetto politico forte

Tema del bilancio di genere … “i soldi delle donne”

Luoghi delle donne – come rapportarsi con le donne che agiscono in luoghi diversi da quelli del femminismo?

Rapporto con le donne delle istituzioni

Tema dell’autonomia delle donne nei movimenti e delle donne delle istituzioni

Come innovare i luoghi istituzionali?

Problema della presenza pubblica delle donne – siamo diventate la “questione femminile”

Il tema dei diritti è scomparso dall’agenda politica!

Rapporto con le donne migranti

Il rapporto coi mezzi di informazione (a Bologna le donne sono state strumentalizzate dalla stampa locale) – la stampa sta dimostrando incompetenza sulle tematiche femminili


Senato delle donne di Como

Problema dell’unilateralità della politica locale (elette 0.75%!!)

Quote rosa: non basta una rappresentanza femminile se non porta una rivoluzione culturale

L’iniziativa del “senato delle donne” coinvolge anche gli uomini

Promuovere una lista di sole donne

“Uguaglianza e libertà delle donne per una città giusta”

Importanza del patrimonio culturale femminile

L’assenza delle donne come esclusione progettata

Nuova progettualità – incontri con le donne “importanti” per la costruzione di un’ immagine di donna che pensa, agisce, lavora

Legge regionale Lombardia sulla sepoltura dei feti è un modo per colpevolizzare le donne e per limitarne la libertà di scelta


Coordinamento 194 Venezia

Proposta di legge veneta sulla presenza dei “movimenti per la vita” nei consultori e negli ospedali pubblici è stata fermata! Per ora..

Problema della disponibilità della “pillola del giorno dopo”

Problema della redistribuzione del reddito

Problema della precarietà per le donne – le maternità negate

Problema del tempo delle donne connessa alla qualità del lavoro e della retribuzione

Quote rosa nell’amministrazione pubblica attraverso i concorsi

Dobbiamo ritornare a lottare nelle piazze e nelle strade


Sandra Schiassi Rete delle Donne di Bologna

Soldi alle donne-bilancio di genere.

Tema della famiglia-informazione

Povertà che colpisce soprattutto le donne sole con figli

Differenza tra oggi e 30 anni fa: meno partecipazione, più lavoro, meno soldi

Ansia da produttività produce un problema:

le donne non parlano delle donne

Donna sola discriminata rispetto alla donna insieme ad un compagno


Annamaria Medri - Lucca “La città delle donne”

Il comitato lavora con le donne della Margherita, e partecipazione eterogenea della realtà femminile

Problema del servizio sul territorio, delle pari opportunità posti nell’ambito delle elezioni amministrative

Modalità di analisi attraverso 400 questionari sulla violenza contro le donne

Violenza contro le donne: problema del sommerso e costruzione dei consultori come luoghi di discussione, confronto, rete di relazioni

Programma elettorale locale ha fatto proprie le istanze femminili grazie ad un’alleanza tra le donne del comitato (di cui 4 elette)

Percorso di Lucca continua facendo del Comitato un’associazione


Anna Picciolini – Firenze “Libere tutte”

“Fare rete” come modello dell’agire politico

Tema della laicità – fecondazione assistita

“Libere tutte” fa parte di Facciamo Breccia

Rapporto tra generi è fondamentale nell’affrontare le nostre tematiche

Tema della sicurezza deve diventare nostro

ONDA – organizzazione che aveva come obiettivo un’incidenza sulla politica istituzionale

50&50: quote rosa, percentuali minime e democrazia paritaria sono cose diverse

Le donne vincono i concorsi perché sono preparate! Non ha senso parlare di quote nei concorsi

Per ogni donna che manca nelle posizioni importanti, c’è un uomo (stupido) in più!


Maria Grazia Campari – Usciamo dal Silenzio

50&50:

  • è una proposta di legge sintetica e chiara
  • le donne sono escluse dalla cittadinanza politica
  • Per portare avanti questa campagna dobbiamo cambiare le nostre pratiche (rapporto con le donne elette)
  • Donne dovrebbero essere portatrici di esperienze politiche non istituzionali
  • Modificare la qualità della politica per una diversa qualità di gestione della politica cittadina


Coordinam. Donne SPI CGIL Mara Nardini

Problema del lavoro di cura

Per i diritti delle donne (precarietà)

All’interno del sindacato ha acquisito importanza la modalità politica femminile (nell’ultimo congresso si è deciso per una rappresentanza paritaria dei generi)

Proposta UDI è differente dal tema “quote”, incontra interessi delle giovani donne che non credono nelle quote rosa ma sperano in una democrazia paritaria

Lottare per avere più servizi

Contro l’aumento dell’età pensionalbile

Lottare contro le basse pensioni delle donne

Lottare contro la precarietà

Questione laicità- famiglia: libertà delle donne di decidere riguardo al proprio corpo

Tentativo di togliere libertà alle scelte lavorative delle donne.

Agire e reagire a questo attacco con iniziative pubbliche. (da discutere)


Barbara Mazzotti: Rete delle donne BO

Caso: omicidio della donna incinta di Perugia.

Come partecipare???

Esame del DNA sul feto: dobbiamo opporci e fare sentire le donne unite.

Donne come parte civile nel processo di Perugia

Spot radiofonico in una radio locale emiliano romagnola dove si identifica l’aborto come crimine

Giornalisti incompetenti? Incontriamoli, parliamo con loro della percezione della notizia. Percorso di formazione

Essere di sinistra non è uguale ad essere femminista

Medici che si dicono obiettori di coscienza nel pubblico, mentre nel privato praticano l’aborto. Bisogna denunciarli

Essere visibili e presenti nelle situazioni particolari. Nel concreto. Partiamo da lì


Barbara Spinelli Giuriste Democratiche

Proposta dell’organizzazione per il riconoscimento del femminicidio come crimine contro l’umanità

Le associazioni che hanno nel loro statuto la difesa dei diritti delle donne possono istituirsi parte civile nei processi che riguardano la violenza alle donne!

Mobilitiamoci in massa contro le azioni di contrasto all’aborto che superano i limiti

Riprendiamoci la piazza


Raffaella Lamberti Associazione Orlando Bologna

Autonomia del movimento e di una soggettività politica che sia continuativa

Rapporti col sindacato, con le istituzioni ma pochi rapporti coi partiti

50&50: chi costruisce le élites politiche sono i partiti

Accedere alla rappresentanza per produrre cambiamenti

Non possiamo limitarci a firmare per il 50&50, dobbiamo pensare a un’agenda e a un patto con gli uomini

Temi di biopolitica e economia di vita sono primari nella discussione femminile

Uno dei problemi della politica è che la cerimonia è solo il voto, non ci si preoccupa nemmeno più del consenso

Dobbiamo creare un’agenda politica che contenga temi di giustizia globale

Pensare al tema della mondialità, della globalizzazione, dal punto di vista dell’etica pubblica


Gabriella Cappelletti Bologna

Tema dell’ambiente connesso con i temi della salute e della povertà

Rapporto donne-scienza

Ripensare il concetto di “cura” come cura dell’ambiente


Emma Baeri Catania

Problema per la democrazia paritaria è il linguaggio

Sulle questioni della violenza misogina, della laicità e dei diritti dobbiamo riaffermare delle parole d’ordine

Se la nostra competenza per il senso comune è quella di cura domestica, affermiamo di poterci prendere cura dell’amministrazione pubblica (sfidiamo il senso comune con i suoi stessi termini)

Cerchiamo linguaggio efficace, parole nuove per stabilire rapporto tra economia domestica e governo della città

Uguaglianza vs differenza: dallo stridore può nascere qualcosa

Comunicare con parole quotidiane, ma con alto valore simbolico, come le femministe hanno sempre fatto partendo dal personale per contaminare il pubblico

Rischio: tornare a fare una politica tradizionale; oggi questo rischio non c’è.

Dobbiamo imparare a contaminare anche la nostra cultura femminista senza avere paura di disperdersi nel rapporto con le istituzioni

In un’epoca in cui abbiamo già raggiunto un certo grado di emancipazione possiamo permetterci di richiedere una maggior tutela dei nostri spazi nell’interesse dell’intero Paese


Imma Barbarossa coordinamento Rifondazione

Piano istituzionale:

Coordinamento delle parlamentari di Rifondazione: hanno un rapporto con i movimenti delle donne, quelle donne di Rifondazione che abbracciano la causa delle donne

Le parlamentari di Rifondazione hanno fatto una conferenza stampa con le altre parlamentari a favore del 50 & 50

Rete femminista della Sinistra Europea: nata a Maggio ha aderito al 50 & 50

Piano culturale:

Ricollocare l’articolo 29 a livello storico (il concetto di famiglia)

Antitesi rispetto alle gerarchie ecclesiastiche sul concetto di famiglia ‘naturale’


Bianca Pomeranzi (Casa Internazionale Donne di Roma)

La situazione politica oggi è molto difficile per le donne di qualsiasi generazione

Femminismo oscillante rispetto alla presenza negli spazi pubblici: percorso ‘carsico’

50& 50: va bene, ma va inserito in un dibattito generale che serva a dire “50 & 50 perché?”

Le donne devono ricominciare da idee per una nuova politica

Le giovani donne oggi hanno a che fare con la cappa del patriarcato

Un nuovo slogan: 50 & 50 per la qualità della vita

Dobbiamo uscire dalle piccole oligarchie di partito

Proponiamo una grande manifestazione a Roma; la partita che si sta giocando è sulla pelle di tutte le donne

Andiamo in piazza? Ce la facciamo? Visibilità!

Idea di trasformazione politica

Non solo in Italia. Ma per questa volta partire nazionalmente


Beatrice Cristofoli Rete delle donne Bo

Tema dei modelli in cui si organizzano i movimenti politici

Qualcosa di diverso, un soggetto politico: quando un soggetto politico vuole interagire con le istituzioni queste chiedono che il soggetto politico diventi qualcosa di diverso (esempio Rete Bologna- Cofferati)

I movimenti devono snaturarsi per divenire presenza politica?

RETE: modello E dunque se modello perché abbandonarlo?


Adriana Nannicini- Usciamo dal silenzio MI

Hina a Brescia, abbandonata dallo stato e lasciata alla giustizia familiare

Tema della violenza: usciamo dal silenzio cerca il dialogo con la politica istituzionale

Ieri a Roma si è insediata la commisione Salute delle donne nel Ministero della salute: risultato di un anno di lavoro di donne che hanno a cuore una concezione della salute come diritto-perno della salute di tutti

Donne scienziate che si fanno rappresentanti di una domanda di intervento sulla salute delle donne

Vari gruppi di lavoro, anche sulla violenza contro le donne, aggiuntosi negli ultimi tempi

Conferenza sulla salute delle donne a fine anno

Non deve essere una commissione soltanto di esperte, ma luogo istituzionale pubblico


Patrizia Gubellini-Rete delle donne BO

Favorevole al 50 e 50 perché si alimenta il conflitto: per spezzare la complicità di un’ideologia dominante

Dove ci sono le donne nasce il conflitto

Scettica nei confronti della partecipazione delle donne nelle istituzioni.


Susanna Camusso-Usciamo dal Silenzio MI

50 e 50: proposta dirompente, cambia il punto di vista della rappresentazione della realtà

Tutela/Ordinamento

Tema della politica tra le donne in contrapposizione all’idea della politica per le donne, riconoscere il fatto che nell’insieme le donne esercitano la politica

Contraddizione: rapporto tra movimenti (come Usciamo dal Silenzio che così si definisce) e capacità di trasformare la scelta di essere movimento in progetto

50&50 come rilettura del significato della politica

Capacità di essere puntualmente presenti e capaci di mobilitare

Politica per la famiglia è pericolosa perché finirà per definire le politiche del lavoro e della distribuzione del reddito

Ragioniamo per una grande mobilitazione sul 50&50

Problema di come influire sulle decisioni che si prenderanno


Ileana Alesso Usciamo dal Silenzio

La condizione che stiamo vivendo: oppresse dalla chiesa (siamo un corpo che produce corpi) e dalla politica (siamo un corpo elettorale che produce voti)

Ostacolo: politica in connubio con la chiesa attraverso i partiti

A proposito del 50&50 c’è il richiamo all’art. 3 e all’art. 51della Cost., ma siamo state espropriate dell’art. 49, espropriazione della sovranità popolare da parte dei partiti e noi siamo quelle che più hanno subito questa espropriazione

Mobilitazione e manifestazione

Ricchezza della rete è che c’è la possibilità di attivare a breve la mobilitazione sul 50&50 e sugli argomenti affrontati


Bice Parodi Genova Usciamo dal Silenzio

A Genova si attiva un albo di registrazione per le coppie di fatto

A livello locale la sindaca ha creato un assessorato alle pari opportunità e diritti degli animali… assessorato alle “varie ed eventuali”??

E’ stata violata la privacy di minorenni che hanno abortito dalla stampa locale (“Secolo”)

Nel più grande ospedale di Genova (privato) non si praticano più aborti

Le donne a Genova cercano di essere sempre presenti ma non è facile concretizzare la protesta

Abbiamo dovuto diventare associazione per accedere ai finanziamenti


Raffaella Radi Usciamo dal Silenzio Ravenna

50&50: comincerà a breve un lavoro comune

Temi: consultori, raccolta di firme per chiedere al comune il registro delle unioni civili

Rapporto con le donne elette faticoso, per molte di loro è difficile prescindere dall’identità partitica

Consultori: obiezione di coscienza a Ravenna (provincia) è alta, minaccia l’applicazione della 194

Obiezione non è solo per IVG, ma anche sulla pillola del giorno dopo

Prestazioni del consultorio, tranne il percorso della gravidanza (l’unica ad essere salvaguardata tra le fasi della vita femminile) non sono più direttamente accessibili, ma tutte le visite si prenotano tramite il Cup

Il Cup considera le visite mediche di un quarto d’ora, tempo insufficiente

Asl voleva stilare un protocollo unico per l’IVG, sostituito da una brochure informativa dal titolo “Sono incinta, e adesso?” e che parla del valore sociale della maternità. Usciamo dal Silenzio di Ravenna ha fermato la distribuzione della brochure


Assunta Sarlo Usciamo dal Silenzio Milano

Parole ricorrenti: corpo, povertà, solitudine, violenza, maternità

Preparando la manifestazione del 14/01/2006 abbiamo parlato di libertà femminile, della vita delle donne

Quando parliamo di 50&50 parliamo di qualità dello spazio pubblico e dello spazio privato, nell’esperienza delle donne queste due dimensioni non possono essere scisse

Molte donne parlando del 50&50 hanno mostrato il timore di tralasciare gli altri temi. Ma questo tema è ancorato agli altri

Da Milano partirà un manifesto sul 50&50

C’è un degrado dello spazio pubblico e il nostro 50&50 non può non essere che qualità dello spazio politico

Linguaggio e comunicazione: ragionamento deve essere aperto anche alle domande più ingenue e deve essere nello spazio pubblico

A fine giugno 3 giorni (22,23,24 giugno) di spazio pubblico a Milano (violenza, donne migranti, lavoro, 50&50)

Parola chiave: “politica tra desiderio ed esperienza”


Cristina Pecchioli Usciamo dal Silenzio Milano

Questa assemblea è importante per capire quale percorso le reti stanno seguendo

Mancava da tempo una presa di parola comune e dirompente delle donne

Differenza “generazionale” sui temi femminili

Tema della precarietà è fondamentale

Difficile per un movimento costruire una pratica politica efficace: quale forma il movimento dovrà prendere?

Capacità per un movimento di “tenere insieme”

Bisogna mostrare il nesso tra politica e vita quotidiana

La campagna per la democrazia paritaria ha valore se è dirompente e radicale, deve scuotere la politica tradizionale

Le donne sono talvolta ostaggio del sesso dominante, oppure un “vaso di coccio” cioè troppo fragili


Jessica Ferrero Forum Donne e Politica Torino


Francesca Rossi - Usciamo dal Silenzio Milano

E’ molto delusa ultimamente da quello che fanno le donne: la sindaca dà un bonus per allattare tre mesi di più

Le esigenze delle donne(in questo caso le madri) sono altre; la sindaca, se pur donna, non coglie le esigenze vere delle donne. Non si affrontano radicalmente problemi di povertà e difficoltà di vita delle lavoratrici


Carmen – Usciamo dal silenzio Bolzano (mail)

Ingerenza delle gerarchie cattoliche nella vita quotidiana.

I politici si conformano ad un modello di società di tipo confessionale.

La laicità dello Stato è un bene prezioso sancito dalla Costituzione

La famiglia come ammortizzatore sociale contrapposta la famiglia come luogo degli affetti e della solidarietà.

Lo sbattezzo pubblico come forma di protesta per uscire dalla comunità cattolica


Anna Picciolini

Quando nella politica vengono aggiunti dei posti in più per le donne, vengono aggiunti anche più posti (aumento del numero dei Ministeri): quindi, alla luce di ciò, se chiediamo il 50 & 50 dobbiamo ragionare anche su una riduzione del 100, senza demagogia


Maria Grazia Campari

Art. 1 della L.40. La libertà autodispositiva della donna viene sanzionata e compressa: nulla del genere succede per il corpo maschile.

La qualità della cittadinanza della donna è offuscata

E’ giusto sottolineare il conflitto nei luoghi istituzionali e operare in una dialettica, ma ancora più importante è il conflitto con gli uomini per esserci.


Elena Del Grosso

Costo della politica

Se è vero che le nuove povertà sono femminili e che le nuove povertà partono dal lavoro, come possiamo pensare che le donne possano entrare nell’agenda politica, se i costi della politica sono alti?

Dobbiamo procurarci delle risorse per la partecipazione delle donne nella politica


Lea Melandri

Dobbiamo essere molto forti: facciamo una manifestazione in Autunno.

Non lasciamo che l’impolitico venga gestito dalle Destre o dall’assenza delle Sinistre.

Noi dobbiamo avere la forza di recuperare una forte autonomia nei luoghi della politica, perché noi abbiamo un nostro sapere.

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