2011/02/03

Incontro per organizzare la mobilitazione nazionale del 13 Febbraio

http://www.women.it/cms/index.php?option=com_events&task=view_detail&Itemid=&agid=5784&year=2011&month=02&day=07

lunedì 7 febbraio · 20.30 - 23.30

Bologna, Centro delle donne, Via del Piombo 7


L'Associazione Orlando invita chi vuole continuare a prendere parola e agire contro questo stato di cose ad un incontro pubblico lunedì 7 febbraio alle ore 20,30 al Centro delle donne (Palazzina, via del Piombo 7), per organizzare la mobilitazione, discutendone le forme e i contenuti.

Ombrelli Rossi per il 13 Febbraio

DA: http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2011/02/02/13-febbraio-saremo-la-massa-critica-con-gli-ombrelli-rossi/

Il 13 Febbraio, a Roma, (o in ogni città che vorrete) andremo in piazza con striscioni e volantini, ci metteremo a fine corteo e presenzieremo agli “eminenti” politici che sfileranno sul palco del popolo viola.

Donne e uomini siete invitati a collaborare!! :)

Questo perché ignorare la manifestazione sarebbe segnare un sconfitta.

Andarci e porre in rilievo che il vero problema non è Berlusconi ma come veniamo trattate nelle case e nella società, riteniamo sia un nostro DOVERE.

I volantini riporteranno le informazioni relative alla mancanza di donne nei partiti che sbandiereranno la solidarietà in piazza, alle violenze domestiche e fuori casa che stanno aumentando di pari passo con i femminicidi.

Vogliamo formare una critical mass:

- cappellini rossi/ ombrelli rossi/ rossetti rossi (per chi lo porta).

siete invitati a portarli!! :)

In appoggio alle sex workers e alle donne migranti che vengono emarginate quando si parla di diritti delle donne come se loro fossero da non considerare.

Per chi vuole stare con noi, seguite gli ombrelli rossi.

Appuntamento da stabilire dopo aver saputo qualche notizia.

2010/02/26

Altra Città Lista Civica di donne invita all'ASSEMBLEA APERTA ALLA CITTA’

ASSEMBLEA APERTA ALLA CITTA’

La lista civica ALTRA CITTA’ invita tutte/i le/i bolognesi a un incontro che si terrà il 10 marzo alle ore 21 alla sala del Baraccano per discutere in merito alla situazione politica che si è verificata in città in seguito alla dimissioni del sindaco e in previsione delle prossime elezioni comunali in data ancora da stabilire.

Bologna è commissariata: la scelta è ricaduta su una donna e forse è un debole tentativo per riconquistare la molto provata fiducia della cittadinanza.
O forse è la vecchia abitudine maschile di allargare le maglie del potere quando ci sono patate bollenti da togliere dal fuoco, per poi richiuderle quando i tempi saranno migliori.

Ma ci saranno tempi migliori?

Assistiamo alla totale incapacità del centro sinistra di valutare candidature al di fuori della logica delle lobby in strenua lotta per conservare e accrescere la loro area di influenza in città. Assistiamo alla totale deresponsabilizzazione del candidato di turno che si accinge a "governare" senza tenere in considerazione quelle che potrebbero essere le ricadute delle proprie scelte personali sulla cosa pubblica, sulla fiducia della cittadinanza nelle istituzioni e nelle figure politiche che le rappresentano.
Moltissime elettrici e tutti coloro che hanno votato consci dell’importanza che la politica ha sulle nostre vite si sentono presi in giro, traditi.

Già nella scorsa legislatura avevamo proposto con "Altra città, Lista Civica di Donne" la candidatura di una sindaca con un programma che esprimeva finalmente un progetto politico di donne per il buon governo della città, al di fuori dei giochi delle parti e dei sofisticati equilibri delle lobby all’interno dei partiti. Oggi possiamo dire che avevamo ragione, visti i risultati e gli inutili sforzi finanziari e umani per soli 7 mesi di insediamento a Palazzo d’Accursio, un vero record.

Ci pare importante fare riferimento all’esperienza che abbiamo fatto in questa città e metterla a disposizione di tutte, per ripensare il nostro modo di essere cittadine, per portare anche nei luoghi della politica, in prima persona, la ricchezza delle nostre esperienze, la nostra onestà e capacità di gestione.
Per scegliere e non per essere scelte, perché vogliamo fare qualcosa di più che sostenere le donne che si presentano nelle liste dei partiti appoggiandone indirettamente il candidato prescelto con il risultato che sappiamo. E ci riferiamo sia a Del Bono che a Cofferati.


Troppi uomini che "entrano in politica", a prescindere dallo schieramento o dal partito, lavorano per la loro carriera senza ideali e passione e troppi considerano il sesso un prolungamento della politica.

Su tutto questo, il silenzio non si addice alle donne di Bologna.

Altra Città Lista Civica di Donne

2010/02/21

8 Marzo 2010 - Campamento femminista per le donne di Haiti


L'8 Marzo del 2010 molte donne a Bologna si ritroveranno a Piazza Nettuno dalle 14.30 per rispondere all'appello delle femministe haitiane.

Dal seminario femminista di Santo Domingo è uscita la proposta di costruire un "Campamento Feminista International "dedicato alle tre femministe fondatrici dei centri antiviolenza e centro di documentazione delle donne di Port au Prince morte sotto il terremoto: Myriam Merlet, Anne Marie Coriolon e Magalie Marcelin.
Questo il documento:

>>La tragedia sofferta dal popolo fratello di Haiti lo scorso 12 gennaio, ha fatto appello alla solidarietà femminista di tutto il mondo e soprattutto a quella delle femministe dell’America Latina e dei Caraibi che, riunite qui a Santo Domingo il 26 e 27 gennaio, presente una rappresentanza del movimento delle donne haitiane, hanno deciso di concretizzare la loro solidarietà per le donne di Haiti e le loro comunità, attraverso la creazione del Campamento Feminista Internacional "Myriam Merlet, Anne Marie Coriolan y Magalie Marcelin".

Si sa che le donne – in particolar modo nei paesi poveri, tra cui Haiti – vivono in una grave situazione di disuguaglianza e d’emarginazione, mentre le loro necessità sono rese invisibili e quasi mai soddisfatte. Questa situazione – riconosciuta anche da organismi internazionali, movimenti femministi e delle donne – peggiora nei momenti d’emergenza e nei disastri.

Allo stesso modo è anche riconosciuto che quando le risorse e gli aiuti sono messi nelle mani delle donne e delle loro organizzazioni, questi arrivano a chi ne ha bisogno, oltre ad essere meglio amministrati e usati.

Abbiamo saputo dalle nostre sorelle haitiane che, nelle drammatiche condizioni esistenti, l’attenzione alle necessità specifiche delle donne è molto scarsa. Tra questi limiti emerge soprattutto che:

• L’attenzione ai parti e alle emergente ostetriche – inclusi gli aborti spontanei avvenuti in seguito al terremoto, così come il trattamento di infezioni vaginali – è praticamente scomparsa, anche negli accampamenti e centri d’aiuto umanitari, con gravi pericoli e rischi di danni e morti delle madri.

• Vogliamo garantire immediatamente l’attenzione psico-sociale, rispettando le necessità delle donne di ogni età e assicurando le condizioni che permettano loro di elaborare il lutto.

Segnalano anche che:

• E’ urgente adottare misure per prevenire, proteggere e sanzionare la violenza di genere in tutte le sue manifestazioni, la cui incidenza, è dimostrato, aumenta in situazioni come la attuale, soprattutto negli accampamenti e luoghi di rifugio.

• Prendere in considerazione che il rischio di tratta delle persone – soprattutto donne e bambine/i – aumenta in situazioni di emergenza e caos, come nel nostro caso.

Campamento Feminista Internacional

"Myriam Merlet, Anne Marie Coriolan y Magalie Marcelin"


Quello che chiedono è di dedicare l'8 Marzo alle donne femministe morte sotto il terremoto e di aderire a questa campagna di costruzione del Campamento feminista International.

Le donne, ragazze, femministe e lesbiche di Bologna saranno
in Piazza Nettuno
dalle 14,30

a diffondere le parole delle compagne haitiane e creare una rete di solidarietà da Bologna.


Per adesioni:
retedonnebologna@women.it

Qui la convocazione dell'8 marzo ad Haiti (pdf)

L'evento su facebook:
http://www.facebook.com/editapps.php?ref=mb#!/event.php?eid=346750536203&ref=ts