2006/12/21

RRRAGAZZE DELLA RETE


Riassunto della riunione delle “Rrragazze della Rete”:

1) Sostegno alla Casa delle Donne per ottenere un finanziamento quinquennale.
Proposta di azioni pratiche da svolgere entro fine gennaio:
- lettera al sindaco (già redatta da Beatrice e Barbara e inoltrata alla mailing list) da
mandare ognuna di noi (che se la senta) nel maggior numero di copie possibile all’indirizzo
e-mail del sindaco per iniziare a far sentire una forte pressione della Rete e delle singole su
questo tema (mail bombing).
- richiesta al Comune di un acquisto immediato delle magliette della Casa delle donne come gesto simbolico di impegno nel finanziamento (es. 100/200/500 magliette)

2) Proposta di petizione indirizzata a Governo/Organi di Comunicazione di massa/etc. che richieda una maggior partecipazione/visibilità e un cambiamento delle donne nei mass media. Prendendo spunto dalla legge spagnola contro la violenza di genere, formare un’analisi chiara di come la violenza venga esercitata attraverso i mezzi di comunicazione e avanzare una richiesta di cambiamento in questo senso con proposte concrete (es. parlare di più dei consultori o di strumenti di prevenzione-cura per le donne/avere meno pubblicità di nudo)

3) Cercare di avere contatti con rappresentati di istituto delle scuole superiori per andare a parlare della violenza sulle donne coi ragazzi (es. in assemblea di istituto)


4) Proposta di adesione come Rete delle Donne alla manifestazione di Facciamo Breccia del Sabato 10 febbraio 2007 a Roma: “No Vat! Più autodeterminazione, meno Vaticano”. Perché ognuna di noi come singola può scegliere di essere credente o meno. Ma tutte noi, come femministe, possiamo accettare l’ingerenza vaticana sui nostri corpi e sulle nostre vite di donne?
http://www.facciamobreccia.org/


5) Sostegno al Collettivo Femminista Universitario nella richiesta di attivazione presso l’Alma Mater Studiorum di un Corso di Laurea in Studi di Genere.

6) Sostegno a Comunicattive e Sexyshock nella ristampa e diffusione della campagna “Sicura che basti?” lanciata col progetto Macho Free Zone.
- Realizzazione di interviste per strada
- Attacchinaggio/distribuzione di materiale nei quartieri
- Aperitivo/banchetto per dare ancora più voce al progetto


Nessuno dei punti qui elencati costituisce una decisione già presa. Sono tutte proposte che speriamo di poter discutere ancora più approfonditamente tra di noi e nella prossima riunione col resto della Rete delle Donne.

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