Care tutte,
Il 31 ottobre si è tenuta press il Centro delle donne l’assemblea nazionale delle donne, femministe e lesbiche chiamata dall’assemblea cittadina bolognese.
Ne è uscito un documento che motiva il perché della partecipazione ad una manifestazione che in questo momento ci appare importante e opportuna.
L’assemblea non ha ritenuto di poter aderire all’indizione su www.torniamoinpiazza.it, ma ha voluto in ogni caso puntare sulla partecipazione.
Segue il testo dei due documenti.
Nei prossimi giorni definiremo alcuni aspetti organizzativi (pullman, orari ecc.).
1.
L'Assemblea Nazionale che si è riunita a Bologna il 31-10-2009 ha stabilito di non poter aderire tout-court al testo di indizione della manifestazione perchè privo di alcune parole per noi imprescindibili ed anche perché non scaturito da una pratica politica condivisa.
Ha stabilito comunque di dover partecipare alla Manifestazione del 28\11\'09 perchè la denuncia della violenza maschile contro le donne e le lesbiche è tema centrale e continuativo del lavoro politico di molte ed interesse certo di tutte.
Saremo in Piazza a Roma il 28 con la piattaforma che segue.
2)
Il 25 Novembre è la giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne.
Dal 2007 noi donne, ragazze, femministe e lesbiche scendiamo in piazza, tante e unite, per denunciare una cultura e una politica sessiste, violente e degradanti.
L’ASSEMBLEA NAZIONALE di donne, femministe e lesbiche, tenuta a Bologna il 31 ottobre 2009, ha riconosciuto l’importanza e l’opportunità di farlo anche quest’anno e ha deciso di partecipare alla MANIFESTAZIONE NAZIONALE indetta a ROMA il 28 novembre e alla MANIFESTAZIONE indetta a MONTALTO DI CASTRO il 29 novembre.
La violenza maschile su donne e lesbiche ha molte facce e si esercita in molti luoghi, in casa innanzitutto, nelle strade, nel lavoro.
Sentiamo perciò la necessità di tornare in piazza e lo facciamo
- ricordando che la maggior parte delle violenze avviene in famiglia e che le politiche familistiche la coprono e la favorisco;
- combattendo una battaglia fondamentale, ma non scontata, per l'inviolabilità del corpo e la difesa della nostra integrità psicofisica;
- indignandoci perché a 30 anni da "Processo per stupro" siamo ancora noi e il nostro comportamento sotto accusa per le violenze che subiamo, come accade a Montalto di Castro e in processi a Bologna e altrove;
- individuando la violenza verso le lesbiche non solo come lesbofobia (fobia, cioè paura) ma come odio verso soggetti che si sottraggono all'eterosessualità obbligata;
-contrastando il diffondersi di una cultura sempre più violenta e machista che si accanisce contro chiunque non si adegui al modello di normalità, siano lesbiche, trans o omosessuali;
- rifiutando l'uso politico e commerciale del corpo delle donne;
- ricordando che l’espulsione delle donne dal mercato del lavoro e il loro confinamento nel precariato toglie indipendenza economica e autonomia;
- denunciando una violenza istituzionale che si manifesta nello scarso stanziamento di fondi ai centri antiviolenza, in sentenze sessiste, nella indifferenza per la violenza che avviene tra le mura domestiche, i cui colpevoli troppo spesso restano impuniti;
- riaffermando il principio di laicità e denunciando un patriarcato religioso che trova eco e sostegno in partiti e istituzioni;
- vigilando affinché nuovi e vecchi fascismi, che sempre hanno oppresso la donna richiamandola al suo ruolo di moglie e madre alle dipendenze dell’uomo, non si diffondano, azzerando memoria e libertà femminile;
- rifiutando il razzismo crescente che si manifesta nelle leggi, nei respingimenti di donne e uomini immigrati, nel rifiuto dello status di rifugiato per persecuzioni di genere, negli abusi e violenze, soprattutto verso donne, dentro i Centri di Identificazione ed Espulsione;
- contrastando la logica della paura e dicendo no tanto agli stupratori quanto alle ronde dei giustizieri;
DICIAMO STOP AL FEMMINICIDIO
per dire basta a ogni violenza fisica, psicologica, economica nei confronti delle donne e lesbiche, e per dire basta alla loro strumentalizzazione ed esclusione dallo spazio pubblico, politico, mediatico, istituzionale.
* *
Riconoscendo il lavoro della Rete Sommosse e le varie e diverse pratiche delle singole donne, delle associazioni e dei gruppi presenti, le donne, femministe e lesbiche dell’Assemblea nazionale invitano tutte a manifestare a Roma e a Montalto di Castro ed a portare in piazza ed in ogni dove,
continue ed instancabili, rabbia indignazione forza e intelligenza per contrastare chi vuole impoverire e controllare le nostre vite per arricchire le proprie.
*Le donne, femministe e lesbiche, dell’Assemblea Nazionale di Bologna del 31 ottobre 2009*
1 commento:
Ciao a tutte.Non sapevo dove postarlo,spero che qui vada bene lo stesso.Nel forum del sito "il corpo delle donne" e' nata,grazie ad alcune utenti,un'iniziativa interessante.Stiamo raccogliendo firme da parte di tutte quelle persone che rimangono disgustate dall'uso del corpo femminile che fanno i media,nel nostro caso abbiamo scelto un programma televisivo per rivolgere le nostre critiche,"prendere o lasciare"con enrico papi e raffaella fico in onda alle 8.30 di sera.vi invito a firmare con la speranza che questo sia solo il primo piccolo passo per poter cambiare le cose e far sentire la nostra voce.la petizione andrà infine inviata alla mediaset,una volta raggiunto un numero notevole di firme.vi invito a divulgare l'informazione,tra donne e uomini,di qualsiasi preferenza sessuale.BASTA con questi stereotipi,riprendiamoci la nostra dignità!!ecco il link dove aderire alla petizione http://firmiamo.it/sign/petition/prendereolasciare
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