2008/10/02

Comunicato Comitato Per i Diritti Civili Prostitute e MIT


Al Pride la Rete delle donne di Bologna ha sfilato con il comitato per i diritti civili delle prostitute e con le Sexyshock...

Ora il ddl Carfagna e i provvedimenti locali contro la prostituzione...



Riportiamo il comunicato del Mit e del Comitato Per i Diritti Civili delle Prostitute.


Il MIT (Movimento Identità Transessuale ) e il Comitato Per i Diritti Civili delle Prostitute disapprovano la proposta sulla prostituzione della ministra Garfagna. La proposta viene fatta da tre ministri senza nessun confronto con le associazioni alle quali è stato negato un incontro. Riteniamo che si stia facendo solo un’operazione di maquillage mentre i problemi veri non vengono affrontati ne risolti ma sicuramente aumenteranno.

La proibizione di lavorare in strada avrà conseguenze gravi e pericolose per tutte quelle persone che non sono in grado di organizzarsi in altri luoghi e al chiuso. Non è infatti possibile che ogni transessuale e/o ogni donna possa ottenere un contratto di affitto, o acquistare una casa dove esercitare.

La situazione di maggiore precarietà che si verrà a creare condizionerà fortemente il potere contrattuale delle sex workers mettendo a rischio la loro sicurezza e incolumità fisica e di conseguenza la salute di tutti i cittadini. La debolezza delle sex workers lascerà spazio al rafforzamento delle associazioni criminali che sfruttano la prostituzione, a chi lucra sul commercio sessuale e sull’indotto. Se si vuole arginare la prostituzione e non solo nasconderla, si deve cercare di eliminarne le cause, una di queste riguarda sicuramente le discriminazioni a cui vengono sottoposte le transessuali.

Se si vuole arginare la prostituzione e non solo nasconderla, si deve cercare di eliminarne le cause, una di queste riguarda sicuramente le discriminazioni a cui vengono sottoposte le transessuali.
Oggi ci sono alcune migliaia di transessuali che si prostituiscono “volontariamente” solo perché non hanno altra scelta lavorativa in quanto vengono quotidianamente esclusi e discriminati nei luoghi di lavoro se non anche RIFIUTATI esplicitamente.

Abbiamo centinaia di donne italiane adulte apparse negli ultimi tempi in strada per fronteggiare una emergenza economica familiare, donne PRECARIE, sottopagate e/o licenziate con mariti in analoghe situazioni. Madri sole costrette a fronteggiare la spesa per la crescita dei propri figli. Allora servono politiche contro la discriminazione, tutele per i lavoratori, politiche sociali di sostegno per le donne senza lavoro e per i loro figli.

Ci sono migliaia di donne straniere che hanno pagato prezzi altissimi per venire in occidente, sono ora finalmente autonome, ma stanno ancora lavorando nella prostituzione. Chi vuole cacciarle e rimandarle ai loro paesi si assume la responsabilità di RICONSEGNARE tutte queste donne ai racket internazionali per il traffico di esseri umani.

Pia Covre Comitato Diritti Civili Prostitute
Porpora Marcasciano MIT (Movimento Identità Transessuale)

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Leggi questo post sulla campagna che preparano le Betty!
Per il momento aderiamo applicando la spilletta direttamente al blog. A presto notizie su come si procede!



1 commento:

Davide Lorenzo Marino ha detto...

ciao,
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