1) Quest’anno si celebra il centenario della Giornata Internazionale della Donna (8 Marzo) e le donne in Rete intendono lanciare con entusiasmo una grande manifestazione locale in Piazza Maggiore.
La parola d’ordine che più ci è parsa significativa ed includente è AUTODETERMINAZIONE. Gli attacchi alle libertà delle donne di decidere sul proprio corpo, sulla propria sessualità, sulla propria vita sempre più precaria, in un clima di precarietà totalizzante, a partire da quella pericolosa dei diritti che davamo per acquisiti (ahimè), vanno fermati. Ma la nostra posizione non vuole essere di sola difesa dell’esistente. Abbiamo pensato di riappropriarci dei “valori”, declinati al femminile, come “parole delle donne” a partire dalle conquiste storiche, e di redigere così un “manifesto”.
Vogliamo costruire insieme questa importante giornata?
Come riempiamo con i nostri corpi quella piazza? Largo alle idee!!!
(sarà aperto un post sul blog della Rete ove scrivere le proposte!)
Come ci organizziamo per la settimana dell’8/03? Abbiamo pensato a volantinaggi a tappeto nei luoghi più frequentati dalle donne!!
L’Ass. Orlando raccoglierà invece tutte le iniziative delle donne (costruzione di un calendario) in città in modalità che comunicheremo in seguito.
La prossima assemblea della Rete sarà Martedì 12/02/2008 alle 18.30 in Via San Felice 24.
2) La Rete delle donne di Bologna parteciperà al tavolo che si occuperà di autodeterminazione e contrasto alle politiche totalitarie sui nostri corpi del 23 e 24 febbraio a Roma. La Prospettiva che la rete porterà sarà la proposta di Conferenza Nazionale sulla salute delle donne, in continuità con le decisioni dell’assemblea del 2/02 Occorre il nostro Benestare
3) La Rete aderisce al presidio davanti all’Antoniano del 10/02/2008 alle 9.30 promosso da Figliefemmine, in disturbo/contrasto della Tavola Rotonda dei movimenti per la vita sulla Legge 194 E INVITA LE DONNE A PARTECIPARE
4) Obiettiamo gli Obiettori (proposta di Mai stat@zitt@ - MI): Ci stiamo!
La lotta è su due fronti: li troviamo e boicottiamo e avviamo una campagna mediatica con provocatorio appello agli obiettori stessi di rivelarsi alle donne, in modo da permetterci di poter scegliere il momento giusto per andare in ospedale, la lettera la sta scrivendo Fernanda. Non è inoltre esclusa la possibilità di future manifestazioni davanti agli ospedali.
C’E’ TANTO LAVORO DA FARE! MA NE VALE LA PENA!!
Rete delle donne di Bologna
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