PER LE NOSTRE LIBERTA’
Katia Zanotti - Gabriella Maini
Vania Zanotti - Pamela Meier
Paola Bottoni - Milena Naldi
Giovanna Caccialupi - Maria Grazia Negrini
Elena Del Grosso - Irene Pedacchia
Gabriella Ercolini - Teresa Rossano
Teresa Ganzerla - Ivana Sandoni
Clede Garavini - Sandra Schiassi
Rita Ghedini - Milena Schiavina
Patrizia Gubellini - Giuseppina Tedde
Maida Guerzoni - Amedea Zanarini
Invitano ad un incontro le donne che sono interessate a ragionare insieme sui contenuti e le forme di una forte presa di parola contro gli attacchi al nostro corpo ed alle nostre libertà.
Venerdì 1 febbraio 2008 alle ore 17.00
presso la Sala del Consiglio della Provincia di Bologna
Via Zamboni, 13
Ecco il testo dell'appello:
UNA PROPOSTA ALLE DONNE E ALLE DONNE DEL PD
A Bologna le donne hanno bisogno di far sentire la loro voce, soprattutto le donne dei partiti, perché quelle impegnate nella Rete e nelle Associazioni stanno facendo un lavoro importante, ma faticoso perchè spesso osservato con noncuranza.
Bologna, sembra soffocare in un pensiero unico greve, che a tante e tanti crea disagio, che non dà aria ad un confronto vero, che lascia più l’amaro in bocca dell’impoverimento piuttosto che della liberazione di energie.
E a Bologna, fra tanti silenzi, le donne della politica, ma soprattutto le donne del PD, a noi pare siano le più silenziose, le più ritirate, le più scomparse dalla scena pubblica, una scena illuminata dagli attacchi di coloro che, prevalentemente uomini, anche a Bologna, non intendono accettare l’idea che sui diritti delle donne si definisce la qualità della democrazia di una comunità.
Gli attacchi vergognosi di questi mesi e le provocazioni scandalose di questi giorni contro la legge 194 cos’altro si portano dentro se non il rifiuto del riconoscimento delle donne come persone moralmente responsabili?
Con tante compagne dei Ds, oggi nel Pd, abbiamo combattuto battaglie per i diritti e le libertà di tutte e tutti. Abbiamo fra di noi praticato percorsi di autonomia femminile, relazioni di libertà e responsabilità.
Ci rivolgiamo a loro perché sentiamo l’urgenza dei tempi che stiamo vivendo che avrebbero bisogno di parole molto forti di donne, anche a Bologna.
Ma non è così, purtroppo.
Allora perché non trovarci ancora insieme, tutte noi donne del centro sinistra, delle associazioni, della società civile, delle istituzioni, donne che non si riconoscono in alcuna organizzazione, donne credenti e non credenti, ognuna nel rispetto delle idee e dei percorsi dell’altra.
Perché non uscire dai recinti di appartenenza per darci uno spazio pubblico di incontro dal quale, insieme, condurre ancora oggi la dura battaglia per l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne, consapevoli come siamo che nell’operare contro le donne si restingono gli spazi per tutta la società.
Per respingere insieme il pensiero di Monsignor Caffarra e di tanta parte della Chiesa secondo il quale la sacralità della famiglia fondata sul matrimonio si difende negando
riconoscimento pubblico e diritti a quelle persone etero e omosessuali che fanno famiglia in altro modo.
Per difendere con intransigenza la laicità dello Stato, perché La laicità è l’unico principio che consente la convivenza delle differenze.
Ci servirebbe di riaprire un dialogo per poter decidere insieme le forme e i tempi per farci sentire tutte insieme.
La proposta che rivolgiamo alle donne del PD e a tutte le altre riguarda la costruzione di uno spazio pubblico di relazione, di riconoscimento reciproco, di visioni condivise, di definizione, pur nelle nostre differenze, di percorsi di lavoro comuni.
A Bologna se ne sente davvero un gran bisogno.
Katia Zanotti
Vania Zanotti
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