tag:blogger.com,1999:blog-51190341106360827222023-12-25T14:03:11.815+01:00Rete delle donne di BolognaIl Blog/Archivio della rete di donne e lesbiche che tra il 2006 e il 2009 ha creato un movimento trasversale e visibile, indipendente e femminista a Bologna.
Una mailing list ancora attiva e transitata da più di 400 compagn* e tutta l'eredità che il movimento ha lasciato a livello di pratiche e contenuti, il sapere della contaminazione, l'azione comune, l'intersezionalità delle lotte.Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.comBlogger208125tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-76613068157585026352011-02-03T15:50:00.001+01:002011-02-03T15:51:36.083+01:00Incontro per organizzare la mobilitazione nazionale del 13 Febbraio<a href="http://www.women.it/cms/index.php?option=com_events&task=view_detail&Itemid=&agid=5784&year=2011&month=02&day=07">http://www.women.it/cms/index.php?option=com_events&task=view_detail&Itemid=&agid=5784&year=2011&month=02&day=07</a><br /><br /><table class="uiInfoTable mvm profileInfoTable mvm mvm"><tbody><tr><td class="data"><div>lunedì 7 febbraio · 20.30 - 23.30</div></td></tr><tr class="spacer"><td colspan="1"><br /></td></tr></tbody><tbody><tr><td class="data">Bologna, Centro delle donne, Via del Piombo 7</td></tr><tr class="spacer"><td colspan="1"><br /></td></tr></tbody><tbody><tr><td class="data"><div class="uiCollapsedList uiCollapsedListHidden" id="u452182_1"><span class="visible"><a href="http://www.facebook.com/centrodonne">Centro delle donne di Bologna</a></span></div></td></tr><tr class="spacer"><td colspan="1"><br /></td></tr></tbody><tbody><tr><td class="data">L'Associazione Orlando invita chi vuole continuare a prendere parola e agire contro questo stato di cose ad un incontro pubblico lunedì 7 febbraio alle ore 20,30 al Centro delle donne (Palazzina, via del Piombo 7), per organizzare la mobilitazione, discutendone le forme e i contenuti. </td></tr></tbody></table><div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-65237907336933588672011-02-03T13:41:00.001+01:002011-02-03T13:42:37.024+01:00Ombrelli Rossi per il 13 FebbraioDA: <a href="http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2011/02/02/13-febbraio-saremo-la-massa-critica-con-gli-ombrelli-rossi/">http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2011/02/02/13-febbraio-saremo-la-massa-critica-con-gli-ombrelli-rossi/</a><br /><br />Il 13 Febbraio, a Roma, (o in ogni città che vorrete) andremo in piazza con striscioni e volantini, ci metteremo a fine corteo e presenzieremo agli “eminenti” politici che sfileranno sul palco del popolo viola. <p>Donne e uomini siete invitati a collaborare!! <img src="http://femminismo-a-sud.noblogs.org/wp-includes/images/smilies/icon_smile.gif" alt=":)" class="wp-smiley" /> </p> <p>Questo perché ignorare la manifestazione sarebbe segnare un sconfitta.</p> <p>Andarci e porre in rilievo che il vero problema non è Berlusconi ma come veniamo trattate nelle case e nella società, riteniamo sia un nostro DOVERE.</p> <p>I volantini riporteranno le informazioni relative alla mancanza di donne nei partiti che sbandiereranno la solidarietà in piazza, alle violenze domestiche e fuori casa che stanno aumentando di pari passo con i femminicidi.</p> <p>Vogliamo formare una critical mass:</p> <p>- cappellini rossi/ ombrelli rossi/ rossetti rossi (per chi lo porta).</p> <p>siete invitati a portarli!! <img src="http://femminismo-a-sud.noblogs.org/wp-includes/images/smilies/icon_smile.gif" alt=":)" class="wp-smiley" /> </p> <p>In appoggio alle sex workers e alle donne migranti che vengono emarginate quando si parla di diritti delle donne come se loro fossero da non considerare.</p> <p>Per chi vuole stare con noi, seguite gli ombrelli rossi.</p> <p>Appuntamento da stabilire dopo <a href="http://senonoraquando13febbraio2011.wordpress.com/" target="_blank">aver saputo qualche notizia</a>.</p><div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-27198287153930741372010-02-26T19:45:00.001+01:002010-02-26T19:47:56.731+01:00Altra Città Lista Civica di donne invita all'ASSEMBLEA APERTA ALLA CITTA’<span style="font-weight: bold;">ASSEMBLEA APERTA ALLA CITTA’</span><br /><br />La lista civica ALTRA CITTA’ invita tutte/i le/i bolognesi a un incontro che si terrà il 10 marzo alle ore 21 alla sala del Baraccano per discutere in merito alla situazione politica che si è verificata in città in seguito alla dimissioni del sindaco e in previsione delle prossime elezioni comunali in data ancora da stabilire.<br /><br />Bologna è commissariata: la scelta è ricaduta su una donna e forse è un debole tentativo per riconquistare la molto provata fiducia della cittadinanza.<br />O forse è la vecchia abitudine maschile di allargare le maglie del potere quando ci sono patate bollenti da togliere dal fuoco, per poi richiuderle quando i tempi saranno migliori.<br /><br />Ma ci saranno tempi migliori?<br /><br />Assistiamo alla totale incapacità del centro sinistra di valutare candidature al di fuori della logica delle lobby in strenua lotta per conservare e accrescere la loro area di influenza in città. Assistiamo alla totale deresponsabilizzazione del candidato di turno che si accinge a "governare" senza tenere in considerazione quelle che potrebbero essere le ricadute delle proprie scelte personali sulla cosa pubblica, sulla fiducia della cittadinanza nelle istituzioni e nelle figure politiche che le rappresentano.<br />Moltissime elettrici e tutti coloro che hanno votato consci dell’importanza che la politica ha sulle nostre vite si sentono presi in giro, traditi.<br /><br />Già nella scorsa legislatura avevamo proposto con "Altra città, Lista Civica di Donne" la candidatura di una sindaca con un programma che esprimeva finalmente un progetto politico di donne per il buon governo della città, al di fuori dei giochi delle parti e dei sofisticati equilibri delle lobby all’interno dei partiti. Oggi possiamo dire che avevamo ragione, visti i risultati e gli inutili sforzi finanziari e umani per soli 7 mesi di insediamento a Palazzo d’Accursio, un vero record.<br /><br />Ci pare importante fare riferimento all’esperienza che abbiamo fatto in questa città e metterla a disposizione di tutte, per ripensare il nostro modo di essere cittadine, per portare anche nei luoghi della politica, in prima persona, la ricchezza delle nostre esperienze, la nostra onestà e capacità di gestione.<br />Per scegliere e non per essere scelte, perché vogliamo fare qualcosa di più che sostenere le donne che si presentano nelle liste dei partiti appoggiandone indirettamente il candidato prescelto con il risultato che sappiamo. E ci riferiamo sia a Del Bono che a Cofferati.<br /><br /><br />Troppi uomini che "entrano in politica", a prescindere dallo schieramento o dal partito, lavorano per la loro carriera senza ideali e passione e troppi considerano il sesso un prolungamento della politica.<br /><br />Su tutto questo, il silenzio non si addice alle donne di Bologna.<br /><br />Altra Città Lista Civica di Donne<div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-57393162905627534722010-02-21T19:34:00.004+01:002010-02-21T21:18:48.087+01:008 Marzo 2010 - Campamento femminista per le donne di Haiti<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.radiofeminista.net/images/stories/abrazohaiti.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 327px; height: 281px;" src="http://www.radiofeminista.net/images/stories/abrazohaiti.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><span style="font-weight: bold;">L'8 Marzo del 2010 molte donne a Bologna si ritroveranno a Piazza Nettuno dalle 14.30 per rispondere all'appello delle femministe haitiane.</span><br /><br />Dal <a href="http://www.radiofeminista.net/">seminario femminista di Santo Domingo</a> è uscita la proposta di costruire un <span style="font-weight: bold;">"Campamento Feminista International </span>"dedicato alle tre femministe fondatrici dei centri antiviolenza e centro di documentazione delle donne di Port au Prince morte sotto il terremoto: Myriam Merlet, Anne Marie Coriolon e Magalie Marcelin.<br />Questo il documento:<br /><br />>>La tragedia sofferta dal popolo fratello di Haiti lo scorso 12 gennaio, ha fatto appello alla solidarietà femminista di tutto il mondo e soprattutto a quella delle femministe dell’America Latina e dei Caraibi che, riunite qui a Santo Domingo il 26 e 27 gennaio, presente una rappresentanza del movimento delle donne haitiane, hanno deciso di concretizzare la loro solidarietà per le donne di Haiti e le loro comunità, attraverso la creazione del Campamento Feminista Internacional "Myriam Merlet, Anne Marie Coriolan y Magalie Marcelin".<br /><br />Si sa che le donne – in particolar modo nei paesi poveri, tra cui Haiti – vivono in una grave situazione di disuguaglianza e d’emarginazione, mentre le loro necessità sono rese invisibili e quasi mai soddisfatte. Questa situazione – riconosciuta anche da organismi internazionali, movimenti femministi e delle donne – peggiora nei momenti d’emergenza e nei disastri.<br /><br />Allo stesso modo è anche riconosciuto che quando le risorse e gli aiuti sono messi nelle mani delle donne e delle loro organizzazioni, questi arrivano a chi ne ha bisogno, oltre ad essere meglio amministrati e usati.<br /><br />Abbiamo saputo dalle nostre sorelle haitiane che, nelle drammatiche condizioni esistenti, l’attenzione alle necessità specifiche delle donne è molto scarsa. Tra questi limiti emerge soprattutto che:<br /><br />• L’attenzione ai parti e alle emergente ostetriche – inclusi gli aborti spontanei avvenuti in seguito al terremoto, così come il trattamento di infezioni vaginali – è praticamente scomparsa, anche negli accampamenti e centri d’aiuto umanitari, con gravi pericoli e rischi di danni e morti delle madri.<br /><br />• Vogliamo garantire immediatamente l’attenzione psico-sociale, rispettando le necessità delle donne di ogni età e assicurando le condizioni che permettano loro di elaborare il lutto.<br /><br />Segnalano anche che:<br /><br />• E’ urgente adottare misure per prevenire, proteggere e sanzionare la violenza di genere in tutte le sue manifestazioni, la cui incidenza, è dimostrato, aumenta in situazioni come la attuale, soprattutto negli accampamenti e luoghi di rifugio.<br /><br />• Prendere in considerazione che il rischio di tratta delle persone – soprattutto donne e bambine/i – aumenta in situazioni di emergenza e caos, come nel nostro caso.<br /><br />Campamento Feminista Internacional<br /><br />"Myriam Merlet, Anne Marie Coriolan y Magalie Marcelin"<br /><br /><br /><span style="font-size:130%;"><span style="font-weight: bold;">Quello che chiedono è di dedicare l'8 Marzo alle donne femministe morte sotto il terremoto e di aderire a questa campagna di costruzione del Campamento feminista International.<br /><br />Le donne, ragazze, femministe e lesbiche di Bologna saranno<br />in Piazza Nettuno<br />dalle 14,30<br /><br />a diffondere le parole delle compagne haitiane e creare una rete di solidarietà da Bologna.<br /><br /><br /></span>Per adesioni:<br />retedonnebologna@women.it<br /><br /><a href="http://www.radiofeminista.net/feb10/8marzo_convocatoria.pdf">Qui la convocazione dell'8 marzo ad Haiti (pdf)</a><br /><br /><span style="font-size:100%;">L'evento su facebook:<br /><a href="http://www.facebook.com/editapps.php?ref=mb#%21/event.php?eid=346750536203&ref=ts">http://www.facebook.com/editapps.php?ref=mb#!/event.php?eid=346750536203&ref=ts</a><br /></span></span><div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-82104361012784973852009-11-03T09:58:00.004+01:002009-11-03T10:07:22.696+01:00Assemblea nazionale di donne femministe e lesbiche a Bologna e manifestazione nazionale 28/11/2009Care tutte,<br /><br />Il 31 ottobre si è tenuta press il Centro delle donne l’assemblea nazionale delle donne, femministe e lesbiche chiamata dall’assemblea cittadina bolognese.<br /><br />Ne è uscito un documento che motiva il perché della partecipazione ad una manifestazione che in questo momento ci appare importante e opportuna.<br />L’assemblea non ha ritenuto di poter aderire all’indizione su www.torniamoinpiazza.it, ma ha voluto in ogni caso puntare sulla partecipazione.<br /><br />Segue il testo dei due documenti.<br /><br />Nei prossimi giorni definiremo alcuni aspetti organizzativi (pullman, orari ecc.).<br /><br />1.<br />L'Assemblea Nazionale che si è riunita a Bologna il 31-10-2009 ha stabilito di non poter aderire tout-court al testo di indizione della manifestazione perchè privo di alcune parole per noi imprescindibili ed anche perché non scaturito da una pratica politica condivisa.<br />Ha stabilito comunque di dover partecipare alla Manifestazione del 28\11\'09 perchè la denuncia della violenza maschile contro le donne e le lesbiche è tema centrale e continuativo del lavoro politico di molte ed interesse certo di tutte.<br />Saremo in Piazza a Roma il 28 con la piattaforma che segue.<br /><br /><br />2)<br />Il 25 Novembre è la giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne.<br /><br />Dal 2007 noi donne, ragazze, femministe e lesbiche scendiamo in piazza, tante e unite, per denunciare una cultura e una politica sessiste, violente e degradanti.<br /><br />L’ASSEMBLEA NAZIONALE di donne, femministe e lesbiche, tenuta a Bologna il 31 ottobre 2009, ha riconosciuto l’importanza e l’opportunità di farlo anche quest’anno e ha deciso di partecipare alla MANIFESTAZIONE NAZIONALE indetta a ROMA il 28 novembre e alla MANIFESTAZIONE indetta a MONTALTO DI CASTRO il 29 novembre.<br /><br />La violenza maschile su donne e lesbiche ha molte facce e si esercita in molti luoghi, in casa innanzitutto, nelle strade, nel lavoro.<br /><br />Sentiamo perciò la necessità di tornare in piazza e lo facciamo<br /><br />- ricordando che la maggior parte delle violenze avviene in famiglia e che le politiche familistiche la coprono e la favorisco;<br /><br />- combattendo una battaglia fondamentale, ma non scontata, per l'inviolabilità del corpo e la difesa della nostra integrità psicofisica;<br /><br />- indignandoci perché a 30 anni da "Processo per stupro" siamo ancora noi e il nostro comportamento sotto accusa per le violenze che subiamo, come accade a Montalto di Castro e in processi a Bologna e altrove;<br /><br />- individuando la violenza verso le lesbiche non solo come lesbofobia (fobia, cioè paura) ma come odio verso soggetti che si sottraggono all'eterosessualità obbligata;<br /><br />-contrastando il diffondersi di una cultura sempre più violenta e machista che si accanisce contro chiunque non si adegui al modello di normalità, siano lesbiche, trans o omosessuali;<br /><br />- rifiutando l'uso politico e commerciale del corpo delle donne;<br /><br />- ricordando che l’espulsione delle donne dal mercato del lavoro e il loro confinamento nel precariato toglie indipendenza economica e autonomia;<br /><br />- denunciando una violenza istituzionale che si manifesta nello scarso stanziamento di fondi ai centri antiviolenza, in sentenze sessiste, nella indifferenza per la violenza che avviene tra le mura domestiche, i cui colpevoli troppo spesso restano impuniti;<br /><br />- riaffermando il principio di laicità e denunciando un patriarcato religioso che trova eco e sostegno in partiti e istituzioni;<br /><br />- vigilando affinché nuovi e vecchi fascismi, che sempre hanno oppresso la donna richiamandola al suo ruolo di moglie e madre alle dipendenze dell’uomo, non si diffondano, azzerando memoria e libertà femminile;<br /><br />- rifiutando il razzismo crescente che si manifesta nelle leggi, nei respingimenti di donne e uomini immigrati, nel rifiuto dello status di rifugiato per persecuzioni di genere, negli abusi e violenze, soprattutto verso donne, dentro i Centri di Identificazione ed Espulsione;<br /><br />- contrastando la logica della paura e dicendo no tanto agli stupratori quanto alle ronde dei giustizieri;<br /><br />DICIAMO STOP AL FEMMINICIDIO<br /><br />per dire basta a ogni violenza fisica, psicologica, economica nei confronti delle donne e lesbiche, e per dire basta alla loro strumentalizzazione ed esclusione dallo spazio pubblico, politico, mediatico, istituzionale.<br /><br />* *<br /><br /><br />Riconoscendo il lavoro della Rete Sommosse e le varie e diverse pratiche delle singole donne, delle associazioni e dei gruppi presenti, le donne, femministe e lesbiche dell’Assemblea nazionale invitano tutte a manifestare a Roma e a Montalto di Castro ed a portare in piazza ed in ogni dove,<br />continue ed instancabili, rabbia indignazione forza e intelligenza per contrastare chi vuole impoverire e controllare le nostre vite per arricchire le proprie.<br /><br /><br /><br />*Le donne, femministe e lesbiche, dell’Assemblea Nazionale di Bologna del 31 ottobre 2009*<div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-46111295073298109572009-10-28T15:52:00.003+01:002011-06-04T01:30:07.985+02:00Assemblea nazionale di donne femministe e lesbiche a Bologna!<div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial;"><span style="font-family: Verdana;">Il 25 Novembre è la data internazionale contro la violenza maschile sulle donne. Dal 2007 noi donne, ragazze, femministe e lesbiche scendiamo in piazza (tante e unite) per denunciare una cultura e una politica sessiste, violente e degradanti. Dal 2007 la rete </span><a href="http://flat.noblogs.org/" target="_blank"><span style="font-family: Verdana;">Sommosse</span></a><span style="font-family: Verdana;"> ha promosso analisi condivise e pratiche politiche sulla violenza di genere in tutte le sue forme.<br />
L'assemblea bolognese, che ha riunito donne singole, di associazioni, collettivi femministi e lesbici, invita tutte all'ASSEMBLEA NAZIONALE DEL 31 OTTOBRE 2009 in vista della </span><a href="http://www.torniamoinpiazza.it/" target="_blank"><span style="font-family: Verdana;">MANIFESTAZIONE NAZIONALE</span></a><span style="font-family: Verdana;"> organizzata dalle donne e indipendente dai partiti. La violenza maschile su donne e lesbiche ha molte facce. </span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial;"><span style="font-family: Verdana;">Sentiamo la necessità di tornare in Piazza:<br />
<br />
- ricordando che la maggior parte delle violenze avviene in famiglia<br />
- combattendo una basilare, ma non scontata, battaglia per l'inviolabilità del corpo e la difesa dell'integrità psicofisica<br />
- denunciando l'uso politico del corpo delle donne e la rappresentazione degradante<br />
- rifiutando un razzismo incalzante che prende la forma di sequestri e torture dentro i C.I.E.- Centri di Accoglienza ed Espulsione - (sopratutto per le donne) e di leggi razziste<br />
- indignandoci perché a 30 anni da "Processo per stupro" siamo ancora noi le reali imputate delle violenze che su di noi vengono agite (vedi i processi di Montalto di Castro, Bologna ecc.ecc.)<br />
- individuando la violenza verso le lesbiche non solo come lesbofobia (fobia-paura) ma odio eterosessista verso soggetti che si sottraggono all' eterosessualità obbligatoria<br />
- vigilando affinché nuovi e vecchi fascismi, che sempre hanno perseguito un'idea di donna alle dipendenze della specie, non si diffondano azzerando memoria e libertà<br />
- contro il diffondersi di una cultura sempre più violenta e machista che si accanisce contro chiunque che non si adegui al suo modello di normalità, come omosessuali, lesbiche, trans...<br />
- rifiutando la logica della paura e dicendo no tanto agli stupratori quanto alle ronde dei giustizieri.<br />
- dicendo stop al Femminicidio<br />
- riaffermandoci come "Indecorose e libere", sia per una questione di riconoscibilità e continuità ma anche per il contenuto dello slogan, di una certa attualità dato che nelle motivazioni della recente sentenza si sostiene che mettendosi in certa situazione poco decorosa una donna rinuncerebbe implicitamente alla propria incolumità.<br />
</span><b><i><br />
</i></b></span><b><i><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: 85%;">Invitiamo tutte all'assemblea nazionale del 31/10/2009<br />
al Centro di ricerca e iniziativa delle donne </span></span></span></i></b></div><div class="MsoNormal"><b><i><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt;"><span style="font-family: Verdana; font-size: 85%;">in Via del Piombo 5 a Bologna<br />
Dalle 10.00 alle 18.00 </span></span></i></b><span style="font-family: Arial;"><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana;">Per la costruzione condivisa di una manifestazione nazionale efficace. Consapevoli della regressione politica e sociale che in Italia viviamo, noi donne femministe e lesbiche crediamo che l'assemblea nazionale potrà rappresentare un luogo di confronto sulla piattaforma, sull'organizzazione della manifestazione, che, a partire dal lavoro della rete Sommosse e nella prospettiva di coinvolga tante tante donne.</span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial;"><span style="font-family: Verdana;">INVITIAMO TUTTE LE COMPAGNE CHE NON POTRANNO PARTECIPARE A FARCI PERVENIRE CONTRIBUTI IN FORMA SCRITTA, SINTETICI POSSIBILMENTE.<br />
<br />
Contatti:<br />
<span style="font-weight: bold;">Barbara 3381057693</span><br />
</span></span></div><div style="margin-right: 319.9pt;"><numeri 3381057693="" barbara="" di=""></numeri></div><b><span style="font-family: Arial;"><span style="font-family: Verdana;">Claudia 3407908309 </span></span></b> <br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12pt;"><b><span style="font-family: Arial;"><a href="mailto:maragridaforte@inventati.org" target="_blank"><span style="font-family: Verdana;">maragridaforte@inventati.org</span></a></span></b><span style="font-family: Arial;"><br />
</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial;"><span style="color: black; font-family: Verdana;"> </span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial;"><a href="http://www.torniamoinpiazza.it/" target="_blank"><span style="font-family: Verdana;"> http://www.torniamoinpiazza.<wbr></wbr>it/</span></a></span> <span style="font-family: Arial;"><br />
<span style="font-family: Verdana;">>>Contro la violenza maschile sulle donne, per la libertà di scelta sessuale e di identità di genere. Per la civiltà della relazione tra i sessi. Per una informazione libera e non sessista. Contro lo sfruttamento del corpo delle donne a fini politici ed economici. Per una responsabilità condivisa di uomini e donne verso bambine/i, anziane/i e malate/i, nel privato come nel pubblico. Contro ogni forma di discriminazione e razzismo, per una scuola che educhi alla convivenza civile tra i sessi e le culture diverse<br />
</span><br />
------------------------------<wbr></wbr>------------------------------<wbr></wbr>------------------------------<wbr></wbr>------------------------------<wbr></wbr>----------------------<br />
<br />
</span><b><span style="font-family: Arial; font-size: 16pt;"><span style="font-family: Verdana; font-size: 85%;">Ecco il report dell'assemblea bolognese per esteso:</span></span></b></div><div><span style="color: black; font-family: Arial;"><span style="font-family: Verdana;">Ieri 26 ottobre '09 si è riunita l'Assemblea cittadina bolognese.<br />
Erano presenti numerose singole e gruppi che pur essendo fortemente differenti fra loro, vogliono unitariamente rendere la manifestazione nazionale del 28 ottobre quanto più partecipata e condivisa.<br />
Per questo desiderio, al di là delle perplessità di alcune sulle modalità fin qui adottate per la convocazione e la comunicazione con la stampa, si è concordato nella volontà di far convogliare la totalità delle energie nella preparazione della manifestazione stessa e di ospitare pertanto SABATO 31 OTTOBRE '09 l'<b>assemblea nazionale </b>qui a Bologna.<br />
Innanzitutto siamo state concordi nell'individuare come prime referenti le compagne con le quali abbiamo condiviso sin dalla 1° manifestazione del 2007 un percorso che è proseguito con la rete Sommosse per non trovarci ogni volta ad azzerare il lavoro fatto, ma siamo ben contente di estendere l'invito a tutte coloro che vorranno unirsi a questo punto del viaggio.<br />
Vogliamo ovviamente porre ancora e di nuovo al centro come tema comune, la questione della <b>violenza maschile contro le donne e le lesbiche </b>dato che di certo non può darsi per risolta.<br />
Questione che può essere declinata e denunciata e in svariatissimi modi :<br />
-ricordando che la maggior parte delle violenze avvengono in famiglia<br />
-combattendo una elementare ma non scontata battaglia per l'inviolabilità del corpo e la difesa dell'integrità psicofisica </span></span></div><div><span style="color: black; font-family: Arial;"><span style="font-family: Verdana;">-ribellandoci contro questo mondo di maschi violenti, portatori di cultura e politica dello stupro!!!<br />
-denunciando l'uso politico del corpo delle donne (con una riflessione sull'intreccio sesso-potere e denaro)<br />
- rifiutando un razzismo incalzante che prende la forma di sequestri e torture dentro i C.I.E. (sopratutto per le donne) e di leggi razziste.<br />
- indignandoci perché a 20 anni da "Processo per stupro" siamo ancora noi le reali imputate delle violenze che su di noi vengono agite (vedi Montalto di Castro, Bologna ecc.ecc.) e continuando pertanto, a presidiare i” tribunali patriarcali,” per non fare sentire sole, le donne che denunciano!!!</span></span></div><div><span style="color: black; font-family: Arial;"><span style="font-family: Verdana;"> -individuando la violenza verso le lesbiche non solo come lesbofobia (fobia-paura) ma odio eterosessista verso soggetti che si sottraggono all’eterosessualità obbligatoria<br />
-vigilando perché nuovi e vecchi fascismi che sempre hanno perseguito, un'idea di donna, alle dipendenze della specie, non si diffondano azzerando memoria e libertà<br />
-Dicendo stop al Femminicidio</span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="color: black; font-family: Arial;"><span style="font-family: Verdana;">- No alla logica violenta tanto degli stupratori quanto delle ronde dei giustizieri. Per noi una strada è sicura quando è piena di donne. Rifiutiamo la logica della paura.</span></span></div><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt;"> </span><br />
<div><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt;"><br />
</span><br />
<span style="color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt;"><span style="font-family: Verdana; font-size: 85%;">Queste alcune delle cose emerse tra noi.<br />
Siamo certe che altre ne emergeranno e crediamo fortemente che l'Assemblea di Bologna con il contributo di tutte ed in continuità con il lavoro già fatto e le sintesi raggiunte anche nelle volte precedenti (vedi piattaforme politiche delle due passate manifestazioni), debba avere come obiettivo la stesura di una piattaforma politica condivisa.<br />
Invitiamo tutte le compagne che non potranno partecipare (e sappiamo quanto possa essere difficile e dispendioso raggiungerci da varie parti, tipo sud, a farci pervenire contributi in forma scritta MA SINTETICI!<br />
Cercheremo anche di attivare un collegamento Skype per chi volesse partecipare comodamente da casa<br />
Tecnicamente non siamo molto organizzate per accogliervi con pranzi e leccornie; vi accompagneremo al bar più vicino<br />
ma per chi volesse fermarsi la sera, abbiamo organizzato un aperitivo e festicciola "Witch party" annesso di rito guidato di collegamento alle antenate guerriere (la cui energia di certo ci serve) ed anche un letto per chi volesse dormire qui a Bo .</span></span></div><div><span style="color: black; font-family: Arial; font-size: 12pt;"><span style="font-family: Verdana; font-size: 85%;"> <br />
</span><b><span style="font-family: Verdana; font-size: 85%;">L' assemblea si terrà dalle h.10 alle h.18 c\o il Centro di documentazione delle Donne in via del piombo n.5<br />
E' molto importante cercare di essere puntuali potremmo così fare una pausa di 45 minuti 1h. alle 13.30 per andare poi avanti fino<br />
alle 18 dedicando magari l'ultima ora e mezzo alla stesura della piattaforma definitiva.<br />
Invitiamo pertanto tutte a venire con interventi mirati alla costruzione di questa piattaforma ed a riprendere in mano i documenti comuni già prodotti affinché possano costituire la base comune su cui muoverci.<br />
E' molto importante per noi ricevere comunicazione di chi verrà .<br />
Vi salutiamo vi aspettiamo sabato a Bologna<br />
<br />
</span></b></span></div><b><span style="color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 12pt;"><br />
</span></b></div><div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-35443512403442456612009-09-23T15:40:00.001+02:002009-09-23T15:42:15.479+02:00PRESIDIO Piazza Nettuno, Bologna > L’Italia finanzia le violenze contro le donne migranti<a name="2116624925156929521"></a> <h3 style="font-style: italic;" class="post-title entry-title"> <span style="font-size:78%;"><a href="http://www.altracitta-listadonne.com/2009/09/litalia-finanzia-le-violenze-contro-le.html">DA: PRESIDIO Piazza Nettuno, Bologna > L’Italia finanzia le violenze contro le donne migranti</a></span> </h3> <div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwp4iE4VurCuy3ZBlIPfyCm7I9JXnfqmPXgKeZoQyF2VIrTgcM3ZQ2LhEhKl5ZfqJvGi7OLqLElzbHJREuKetV8xQPWnsEWAOUule3yJtskEAaLi9m-Lhud7J9Xy7rhsv2vSKELzU2bT8/s1600-h/respingimenti.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 400px; height: 235px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwp4iE4VurCuy3ZBlIPfyCm7I9JXnfqmPXgKeZoQyF2VIrTgcM3ZQ2LhEhKl5ZfqJvGi7OLqLElzbHJREuKetV8xQPWnsEWAOUule3yJtskEAaLi9m-Lhud7J9Xy7rhsv2vSKELzU2bT8/s400/respingimenti.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5382460759948518082" border="0" /></a><br /></div><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />L’Italia finanzia le violenze contro le donne migranti<br /><br />Mercoledì 23 Settembre dalle ore 18<br /><br />PRESIDIO<br />Piazza Nettuno, Bologna<br /><br />Sono tante le testimonianze dei soprusi e delle torture subiti dalle persone detenute nei centri di concentramento libici, ma per le donne, oltre alle torture, il trattamento prevede violenze sessuali e stupri di gruppo! L’Italia, finanziando la polizia e le carceri libiche e respingendo donne e uomini verso la Libia, è complice di queste atroci violenze.<br /><br />Dalla frontiera meridionale libica ogni anno entrano migliaia di migranti e rifugiati sprovvisti di<br /><br />documenti, alcuni dei quali poi continuano il viaggio verso l’Italia. Anche se uomini e donne africani che arrivano via mare rappresentano una minima parte dei migranti senza documenti presenti in Italia, il governo italiano ha concentrato attenzione e risorse sugli sbarchi, poiché essi rappresentano il simbolo della prospettiva emergenziale costruita da anni sul tema dell’immigrazione: sul regime di paura alimentato dalla menzogna dell’”invasione” si gioca la propaganda razzista e criminalizzante del governo, ormai istituzionalizzata nel pacchetto sicurezza.<br /><br />In base agli accordi tra il governo italiano e il governo libico e alle nuove politiche migratorie inaugurate dall’Italia, le donne e gli uomini provenienti dalla Libia, anche se quasi mai di nazionalità libica, vengono “respinti” senza avere la possibilità di arrivare in Italia e di presentare richiesta di diritto d’asilo, di cui la maggior parte di loro è a tutti gli effetti titolare. Da quando sono cominciati i respingimenti in mare sono stati finora oltre 1.200 le persone che le autorità italiane hanno riconsegnato alla Libia. Durante la detenzione nelle carceri libiche, uomini e donne subiscono violenze inaudite e vere e proprie torture, “Abusi, vessazioni, maltrattamenti, arresti arbitrari, detenzioni senza processo in condizioni degradanti, torture, violenze fisiche e sessuali, rimpatri di rifugiati e deportazioni in pieno deserto. Crimini che l’Unione europea finge di non vedere…” queste le amare conclusioni di un rapporto curato da Fortress Europe nel 2007.<br /><br />Le donne in particolare subiscono, oltre alle violenze fisiche e psicologiche, stupri ripetuti e collettivi. In seguito alle violenze sessuali, molte di loro rimangono incinte e sono costrette a ricorrere ad aborti clandestini, che spesso le uccidono.<br /><br />E non è che le cose in “patria” vadano meglio: nei CPT (oggi CIE) viene applicato lo stesso progetto repressivo e violento. Ne è una prova la protesta al CIE di via Corelli a Milano, soffocata dalla violenza delle Forze dell’Ordine. I processi si svolgeranno il 21 e il 23 settembre e vedono implicato anche l’ispettore capo di servizio al centro, accusato da una partecipante alla protesta di tentata violenza sessuale.<br /><br />Paradossalmente tutto questo viene fatto al fine di garantire la “sicurezza “ dei cittadini e delle cittadine italiane e anche in nome della violenza contro le donne. La ministra Carfagna ha sostenuto, nell’incontro con Gheddafi dello scorso giugno, di voler aiutare le donne africane, e ha presieduto in questi giorni un G8 contro la violenza alle donne escludendo i centri antiviolenza. Di fatto però l’Italia finanzia attivamente le violenze contro donne e uomini migranti con importanti stanziamenti finanziari e di mezzi alla Libia. Del corpo delle donne viene sempre fatto un uso strumentale, viene data risonanza mediatica solo agli stupri di stranieri su donne italiane, quando le violenze commesse da uomini migranti costituisce solo una minima parte delle violenze agite sulle donne nel nostro paese. La maggior parte della violenza avviene all’interno della famiglia cosiddetta “normale”, promossa e protetta e al centro di tutte le politiche sociali.<br /><br />Vogliamo che sulla violenza alle donne non venga fatta nessuna strumentalizzazione per avallare leggi razziali!<br /><br />Vogliamo la libertà di migrazione per tutte/i, sia per le persone che emigrano per necessità, in fuga da guerre, dittature e persecuzioni, sia per le/i migranti economici, e per tutte/i coloro che desiderano migrare.<br /><br />Vogliamo che vengano interrotti immediatamente i respingimenti, che vengano garantiti il diritto all’esistenza, alla libertà, all’autodeterminazione delle e dei migranti, no al reato di clandestinità, no al pacchetto sicurezza.<br /><br />Vogliamo che le donne che arrivano nel nostro paese non debbano subire ogni tipo di violenza senza potersi ribellare proprio perché una legge della nostra repubblica le rende ricattabili.<br /><br />Non possiamo più far finta di non vedere e di non sapere, non possiamo non riconoscere il legame tra violenza contro le donne, sessismo, razzismo, lesbo/trans/omofobia, che porta alla normalizzazione di vecchi e nuovi fascismi, auspichiamo che le voci di dissenso producano nuove forme di resistenza.<br /><br /><br />Invitiamo tutte/i/* a partecipare!!<br /><br /><br />Per adesioni: <a href="http://www.blogger.com/altracitta@women.it">altracitta@women.it</a><br /><br /><br />Adesioni fino ad oggi arrivate:<br /><br />Centro inerculturale delle donne "Trama di Terre"<br />Associazione Armonie<br />Bologna Città Libera<br />Fuoricampo Lesbian Group<br />Facciamo Breccia - Bologna<br />MIT - Movimento Identità Transessuale<br />La Tavola delle donne sulla violenza e sulla sicurezza della città<br />Maria Grazia Negrini<br />Donne in Nero di Bologna<br />Marinella Manicardi<br />Catalina Pazmino<br />Antagonismogay<br />Laboratorio smaschieramenti<br />Associazione Comunicattive<br />Coordinamento "Quelle che non ci stanno"<br />LAI - Lesbiche Antifasciste in Italia<br />Collettivo figliefemmine<br />Anna Zoli<br />Coordinamento Donne Trieste<div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-13195180083671801022009-07-17T12:45:00.002+02:002009-07-17T12:48:06.181+02:00Nuova lettera sulle Fantastiche 4 e il Consiglio Comunale del 16 luglio a Ravenna<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXaMHNDUfBJ-usbbWlIHlm6rmTIk4llw4n_tw1G5azncjQs4n2T0gRehyXcyzPAVu-yW0i3qiJZfoQAo78wOUd4G8N5L87-vvyf7fdNZ2NNc0DRoFmBHwf6AdN2iOJQNIUSVuQJGWEoO1i/s1600-h/5653_98876622573_643512573_2054729_2171793_n.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 240px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXaMHNDUfBJ-usbbWlIHlm6rmTIk4llw4n_tw1G5azncjQs4n2T0gRehyXcyzPAVu-yW0i3qiJZfoQAo78wOUd4G8N5L87-vvyf7fdNZ2NNc0DRoFmBHwf6AdN2iOJQNIUSVuQJGWEoO1i/s320/5653_98876622573_643512573_2054729_2171793_n.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5359378621512602130" border="0" /></a><br /><br /><p style="margin-bottom: 0cm;">Al vicepresidente della fondazione Flaminia Giannantonio Mingozzi<br />Al prorettore delegato alla Romagna Guido Gambetta<br />Al prorettore vicario Luigi Busetto<br />Ai responsabili di Serinar e Unirimini<br /><br />E. p.c.<br /><br />Al rettore Pier Ugo Calzolari<br />Al Comitato Pari Opportunità dell’Alma Mater Studiorum<br /><br />Al Sindaco di Ravenna<br /><br />Alla Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Ravenna<br />Alla Assessora alle Pari Opportunità della Provincia di Ravenna<br /><br /><br />Gentilissime e Gentilissimi,<br />facciamo seguito alla nostra lettera del 13 luglio 2009, con la quale si affermava che la pubblicità delle “Fantastiche4” rappresenta una gravissima forma di discriminazione di genere effettuata da una Istituzione pubblica, e di conseguenza chiedevamo l’immediata rimozione da ogni luogo pubblico dei manifesti pubblicitari sopra citati, una immediata lettera di scuse a tutte le studentesse e studenti da parte dei responsabili della campagna pubblicitaria, l’immediata rielezione dell’indispensabile Comitato Pari Opportunità universitario, e, per le affermazioni rilasciate, le immediate dimissioni da ogni incarico pubblico di Giannantonio Mingozzi, vicesindaco di Ravenna.<br /><br />Abbiamo apprezzato molto la scelta di rimuovere i manifesti incriminati, e le numerose espressioni di condanna dell’immaginario sessista cui esso alludeva, nonché quanti comunque si sono distanziati da tale scelta di marketing.<br /><br />Tuttavia, è triste e grave che in molti, e nello specifico Giannantonio Mingozzi, continuino a difendere a spada tratta la legittimità di una scelta tanto palesemente discriminatoria.<br /><br />E’ intollerabile che Giannantonio Mingozzi abbia liquidato la scelta del manifesto pubblicitario come “una leggerezza” e “una cosa negativa” e che, in sede di consiglio comunale, in veste istituzionale, abbia di nuovo ripresentato la questione in termini di “visibilità” e di “senato accademico che rema contro la Romagna”, continuando a non rendersi conto – lui e le/gli altri quindici che con lui hanno scelto l’immagine, evidentemente!- della gravità dell’accaduto, perlopiù ironizzando su una sensibilità di genere che secondo lui dovrebbe rimanere prerogativa dell’Assessora alle Pari Opportunità, e non del consiglio comunale tutto.<br /><br />Mingozzi infatti in quella sede ha ribadito che non e' stato un "errore", ma che a decidere la campagna "eravamo in sedici, di cui tre donne, e a nessuno e' venuto il dubbio che fosse offensiva. Credevamo solo di dare una rappresentazione fumettistica delle facolta' romagnole, che per la prima volta si promuovevano insieme".<br />E per il futuro ha ironizzato: "D'ora in poi, prima di approvare qualunque manifesto, lo faro' prima vedere all'assessore Piaia".<br /><br />Per tale motivo interveniamo nuovamente per esprimere la nostra indignazione in riferimento alle affermazioni del vicesindaco Mingozzi e di quanto con tali argomentazioni lo hanno supportato.<br /><br />Nella nostra precedente lettera abbiamo illustrato con chiarezza che, anche in riferimento a quanto stabilito dalla Convenzione Europea per l’Eliminazione di ogni Forma di Discriminazione nei confronti delle Donne e dalla Carta Europea per le Pari Opportunità nella vita locale, la pubblicità delle “Fantastiche4” è lesiva della dignità della donna e discriminatoria in quanto veicola stereotipi di genere.<br /><br />Quello che noi esigiamo con fermezza è una presa di consapevolezza da parte di tutte le Istituzioni coinvolte (Rettorato, Senato Accademico, Prorettore, Responsabili del poli decentrati, Sindaci delle città ove sono stati affissi i manifesti, Consigli comunali) che quel manifesto è discriminatorio e veicola stereotipi sessisti. Di conseguenza, chiediamo un fermo impegno da parte di tutti nella riflessione sulla pervasività degli stereotipi di genere e sul loro impatto negativo nella lotta per l’autodeterminazione delle donne e le pari opportunità in ogni ambito sociale.<br /><br />Ribadiamo la richiesta di dimissioni di Giannantonio Mingozzi da ogni incarico ricoperto in ambito comunale e universitario, in quanto è intollerabile che, anche quando gli venga evidenziata in maniera circostanziata la natura discriminatoria del manifesto, egli si ostini a non riconoscerla come tale, minimizzando l’accaduto anche nella sua veste istituzionale e derogando una consapevolezza e un azione di genere al solo assessorato delle pari opportunità e non al Comune di Ravenna tutto, così come doveroso invece, avendo ideologicamente aderito in toto tale Istituzione alla Carta Europea per le Pari Opportunità nella vita locale (che lo invitiamo a leggere e promuovere, come Suo specifico obbligo istituzionale).<br />Riteniamo l'atteggiamento di Mingozzi paternalistico e pericoloso.<br /><br />Ci sono delle responsabilità istituzionali nell’adozione di una pubblicità sessista, e ci sono dei vinti: sono le donne, le giovani generazioni mercificate non solo dai privati ma, a quanto pare, anche dalle Istituzioni, e rappresentate come oggetti sessuali e non come soggetti pensanti.<br /><br />La richiesta che le Istituzioni ammettano la possibilità di essere state discriminatorie, e si impegnino per la decostruzione, a partire da sé, della cultura sessista che impedisce l’autodeterminazione femminile, è dovuta e più che legittima: se non lo fanno, chiederne le dimissioni non è né infelice, né arrogante, né fuori luogo.<br />Si tratta di una lotta per l’affermazione del diritto di ogni donna ad essere rappresentata come soggetto attivo e autodeterminato e non oggetto sessuale o di consumo o di cura.<br /><br />E se i rappresentanti delle Istituzioni non hanno consapevolezza di ciò, temiamo che gli errori di questo tipo possano ripetersi e moltiplicarsi.<br /><br />Per tali motivi, ribadiamo la necessità che venga riconosciuta collettivamente e pubblicamente la natura discriminatoria della pubblicità delle “Fantastiche4” e che ci si impegni al fine di promuovere campagne di sensibilizzazione contro l’uso strumentale dell’immagine della donne e per l’eliminazione degli stereotipi di genere dalla comunicazione.<br /><br />Bologna – Ravenna – Cesena – Forlì – Rimini, 15 luglio 2009<br /><br />Associazione Giuristi Democratici, sezioni di Bologna e di Ravenna<br />Collettivo Universitario Femminista “Figliefemmine”<br />Rete delle Donne di Bologna<br />Altra Città – lista di donne, Bologna<br />Fuoricampo Lesbian Group<br />Monica Pepe<br />Anna Zoli<br />Ilaria Possenti (Università di Pisa)<br />Monica Pepe<br />Ostilia Mulas<br />Sandro Bellassai<br />Edith Gallon<br />Controtv di Pisa<br />Fernanda Minuz<br />Lucrezia Stella<br />Giacomo Ficarelli<br />Stefania Zamba<br />Anna Draghetti<br />Geni Sardo (Coordinamento Donne Trieste)<br />Elena Del Grosso<br />Collettivo di donne Mujeres Libres di Bologna<br />Francesca Rossi<br />Fiorenza Addivinola<br />(adesioni in aggiornamento)<br /><br />Per info:<br />Barbara Mazzotti (Figliefemmine) cell. 3381057693<br />Barbara Spinelli (Giuristi Democratici) cell. 3406248970<br />Per adesioni: retedelledonnedibologna@women.it<br /><br /></p><div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-47381060034808312072009-07-14T13:22:00.003+02:002009-07-14T16:25:02.251+02:00Le Power Revenge invitano tutt* in Piazza del Popolo a RA giovedi 16 alle 16.00!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp2zhnvOhkPyf5al94bKbiu9r-8st7EePCpGPY0xv-BOqkRKjiPszd3Skz5tq7fWySyz9ADyoXLE7kE_FP8SNJguGsb9cHwlKB2OcgwUO7m5K1DAIJSVABwu7NMP0oUCr0Bqjc7FspPCFx/s1600-h/fantastiche+noi.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 225px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjp2zhnvOhkPyf5al94bKbiu9r-8st7EePCpGPY0xv-BOqkRKjiPszd3Skz5tq7fWySyz9ADyoXLE7kE_FP8SNJguGsb9cHwlKB2OcgwUO7m5K1DAIJSVABwu7NMP0oUCr0Bqjc7FspPCFx/s320/fantastiche+noi.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5358275046116764370" border="0" /></a><br /><br />Car* Tutt*<br />Le POWER REVENGE e la <a href="http://antifascismo-viola.noblogs.org/" target="_blank">Fatina Viola</a> sono corse a lottare contro il sessismo al Consiglio Comunale di Ravenna del 13 Luglio...<a href="http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2009/07/14/lettera-sulla-pubblicit-sessista-dell-alma-mater" target="_blank">portando un documento</a> che chiede la rimozione delle pubblicità ALMA MATER, le scuse pubbliche e le dimissione del più strenuo difensore della campagna, l'acerrimo nemico Capitan Mingozzi. <span style="font-size:130%;"><b>Giovedi 16 luglio 2009 alle 16.00</b></span> sarà discusso all'ODG il Documento ...<br /><b><span style="font-size:130%;">E' importante esserci, non più come eroine ma come ragazze donne femministe e lesbiche. Pure gli uomini non-velinomani devono alzare la testa!</span></b><br /><b><span style="font-size:130%;">Tutt* in Piazza del Popolo!<br />I manifesti devono sparire!<br /><br /></span></b><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:85%;">Un po' di rassegna stampa:<br /><br /><a href="http://www.romagnanoi.it/News/Romagna/Ravenna/Politica/articoli/41189/Eroine-contro-veline-da-manifesto.asp" target="_blank">http://www.romagnanoi.it/News/<wbr>Romagna/Ravenna/Politica/<wbr>articoli/41189/Eroine-contro-<wbr>veline-da-manifesto.asp</a><br /><br /><a href="http://ravennanotizie.it/main/index.php?id_pag=23&id_blog_post=28394" target="_blank">http://ravennanotizie.it/main/<wbr>index.php?id_pag=23&id_blog_<wbr>post=28394</a></span></span><span style="font-size:130%;"><span style="font-size:85%;"><br /></span></span><br /><a href="http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2009/14-luglio-2009/fantastiche-4-proteste-ravenna-1601566454425.shtml" onmousedown="'UntrustedLink.bootstrap($(this)," target="_blank" rel="nofollow"><span>http://corrieredibologna.c</span><wbr><span class="word_break"></span><span>orriere.it/bologna/notizie</span><wbr><span class="word_break"></span><span>/cronaca/2009/14-luglio-20</span><wbr><span class="word_break"></span><span>09/fantastiche-4-proteste-</span><wbr><span class="word_break"></span><span>ravenna-1601566454425.shtm</span><wbr><span class="word_break"></span>l</a><br /><br /><br /><br />Le Power Revenge + Fatina Viola<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiPHJ8BDNJrOm1gV3V-N-gnGejrbKQS9pN0ZAf3wjgJNgs_SPYT0IOSqiQFNRHpq1jkQ6cVIvupc8pIb74dqXr_fVTiVBO6EPMRvEKP2_BFIQ8BzRhO8iQ8SOfAKUn1VmluGR-7XMc9zJg/s1600-h/fantastiche+noi2.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiPHJ8BDNJrOm1gV3V-N-gnGejrbKQS9pN0ZAf3wjgJNgs_SPYT0IOSqiQFNRHpq1jkQ6cVIvupc8pIb74dqXr_fVTiVBO6EPMRvEKP2_BFIQ8BzRhO8iQ8SOfAKUn1VmluGR-7XMc9zJg/s320/fantastiche+noi2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5358275178794123698" border="0" /></a><div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-53150622784176271132009-07-13T13:47:00.002+02:002009-07-13T13:49:02.531+02:00Stop agli spot sessisti dell'Alma Mater - firma l'appello!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0Q9KM8d2pW4H5-UwA-mAFIGfG1WMewFMqaevhm-efWsA19Z5EvY6z7IFsn0bPtwPJp8ea7iFtJOVLnllz8jcjQPQ19QHkrG9jts9v_S-mrXUJPOFgOX6Dy6TzwCHTVKBzeDwyiGjhndBD/s1600-h/fantastiche4almamater.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 280px; height: 210px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0Q9KM8d2pW4H5-UwA-mAFIGfG1WMewFMqaevhm-efWsA19Z5EvY6z7IFsn0bPtwPJp8ea7iFtJOVLnllz8jcjQPQ19QHkrG9jts9v_S-mrXUJPOFgOX6Dy6TzwCHTVKBzeDwyiGjhndBD/s320/fantastiche4almamater.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5357910425162284114" border="0" /></a><br /><div style="margin: 1ex;"> <div> <ul><ul><ul><p><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Al prorettore delegato alla Romagna Ugo Gambetta</span></p></ul></ul></ul> <ul><ul><ul><p><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Al vicepresidente della fondazione Flaminia Giannantonio Mingozzi</span></p></ul></ul></ul> <ul><ul><ul><p><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Ai responsabili di Serinar e Unirimini</span><span style="font-size:100%;"><br /></span></p></ul></ul></ul> <ul><ul><ul><p><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">E. p.c.</span><span style="font-size:100%;"><br /></span> </p></ul></ul></ul> <ul><ul><ul><p><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Al rettore Pier Ugo Calzolari</span><span style="font-size:100%;"><br /></span></p></ul></ul></ul> <ul><ul><ul><p><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Al Sindaco di Ravenna</span></p></ul></ul></ul> <ul><ul><ul><p><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Al Sindaco di Cesena</span></p></ul></ul></ul> <ul><ul><ul><p><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Al Sindaco di Forlì</span></p></ul></ul></ul> <ul><ul><ul><p><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Al Sindaco di Rimini</span><span style="font-size:100%;"><br /></span> </p></ul></ul></ul> <ul><ul><ul><p><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Alla Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Ravenna</span></p></ul></ul></ul> <ul><ul><ul><p><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Alla Assessora alle Pari Opportunità della Provincia di Ravenna</span></p></ul></ul></ul> <ul><ul><ul><p><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Alla Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Cesena</span></p></ul></ul></ul> <ul><ul><ul><p><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Alla Assessora alle Pari Opportunità della Provincia di Cesena</span></p></ul></ul></ul> <ul><ul><ul><p><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Alla Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Forlì</span></p></ul></ul></ul> <ul><ul><ul><p><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Alla Assessora alle Pari Opportunità della Provincia di Forlì</span></p></ul></ul></ul> <ul><ul><ul><p><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Alla Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Rimini</span></p></ul></ul></ul> <ul><ul><ul><p><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Alla Assessora alle Pari Opportunità della Provincia di Rimini</span><span style="font-size:100%;"><br /><br /></span></p></ul></ul></ul> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Gentilissime e Gentilissimi,</span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">con la presente siamo a chiedere <b>l’immediato ritiro della pubblicità</b> raffigurante quattro giovani e piacenti ragazze, in tutina aderente bianca, con la dicitura “Le Fantastiche 4. Il meglio per i tuoi studi universitari”.</span><span style="font-size:100%;"><br /></span> </p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">La pubblicità rappresenta una <b>gravissima forma di discriminazione di genere</b> effettuata da una Istituzione pubblica, ed in quanto tale inaccettabile, poiché <b>lesiva della dignità di studentesse</b> e <b>studenti,</b> nonché dell’immagine stessa dell’Alma Mater Studiorum.</span><span style="font-size:100%;"><br /></span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">E’ inverosimile ed estremamente grave il fatto che ben quattro sedi della Università più antica d’Europa, e tra le più prestigiose, scelgano, al fine di promuovere la propria immagine ed attirare nuove matricole, l’immagine di quattro “<i>wonderwoman</i>” con sguardi vacui, capelli al vento e corpo esibito in sexy tutine. </span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Questa pubblicità non raffigura certo la studentessa modello di uno dei poli universitari, posto che negli stessi non si tengo né corsi di Laurea in Astronautica, né in Cinematografia. </span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Nulla identifica le ragazze in manager, economiste, giuriste, biologhe: quello che si offre sono dei bei corpi, come se i poli universitari distaccati rappresentassero una sorta di “estensione” del divertimentificio romagnolo in cui la giovane matricola fuori-sede possa trovare fantastica “merce”.</span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Altro che “offerta scientifica”! <b>E’ proposto un modello femminile estremamente eroticizzato, non pertinente con lo sviluppo di nessuna professionalità</b>, se non quella di attitudine alla seduzione ed alla soddisfazione di un immaginario sessuale maschile, anch’esso stereotipato (due bionde, due brune, seno incastonato nei wonderbra, tutina stile manga). </span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Il manifesto comunica esplicitamente il messaggio che, iscrivendosi ai poli distaccati, si possano trovare le più avvenenti bellezze (Fantastiche 4), e che ciò rappresenti “il meglio” per gli studi universitari…di chi? Di giovani maschi “utilizzatori finali”? </span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Altresì, l’immagine veicola la concezione stereotipata che la bellezza in primo luogo, e non solo e non anche le qualità intellettuali, rappresentino l’eccellenza, e fantastiche bellezze, prive di qualità intellettuali, siano il meglio che, rispetto ad altre università, questi poli abbiano ad offrire.</span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">L’“eroismo” femminile emergente da questa pubblicità sta nell’avvenenza, non nella professionalità.</span><span style="font-size:100%;"><br /></span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">E dunque, non si può censurare come mero moralismo la critica al manifesto pubblicitario, posto che <b>è evidente che per promuovere l’immatricolazione ai poli universitari romagnoli ci si è serviti nella comunicazione di stereotipi sessisti ben radicati nell’immaginario collettivo</b>.</span><span style="font-size:100%;"><br /></span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">La “modernità” non può e non deve passare attraverso un uso strumentale del corpo femminile e dell’immaginario ad esso connesso.</span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Il fatto che una Istituzione quale l’Università abbia scelto di promuovere un’immagine stereotipata della donna -studentessa- e dell’Università stessa, distrugge le potenzialità di autodeterminazione e di ingresso per merito nella vita sociale di tutte le nuove generazioni, che anzi vengono in tal modo pubblicamente istigate a vivere “passivamente” lo spazio pubblico, aderendo ai “ruoli” dettati da una società maschilista, di donne in carriera perfette, giovani belle e desiderabili, ma i cui talenti professionali vengono tenuti nascosti. Donne visibili, ma senza potere.</span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Un <b>femminicidio simbolico</b>, che influenza l’immaginario di ogni singola donna e uomo, incitando tutti ad uniformarsi ad un modello che considera la seduzione l’unico mezzo di accettazione sociale, per il quale vale sacrificare la propria dignità, la propria competenza, la propria autodeterminazione.</span><span style="font-size:100%;"><br /></span> </p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">E’ inaccettabile che l’Università, luogo di sapere, si faccia portavoce di questa ideologia discriminatoria.</span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">E’ inaccettabile che le Istituzioni locali consentano il permanere di tali manifesti affissi.</span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">E’ inaccettabile e sintomo di un maschilismo pervasivo il fatto che la cultura del rispetto, non solo in ragione della etnia di appartenenza ma anche sulla base del genere e dell’orientamento sessuale, non sia propria di tutti i rappresentati delle Istituzioni, ma debba essere sempre invocata esclusivamente dagli organi di pari opportunità.</span><span style="font-size:100%;"><br /></span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Tanto più che, avendo lo Stato italiano ratificato la CEDAW (Convenzione per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna), le Amministrazioni locali hanno assunto il compito di “<i>perseguire con ogni mezzo appropriato e senza indugio, una politica tendente ad eliminare la discriminazione nei confronti della donna</i>”, impegnandosi a questo scopo ad “<i>astenersi da qualsiasi atto o pratica discriminatoria nei confronti della donna ed agire in maniera da indurre autorità ed enti pubblici a conformarsi a tale obbligo</i>” (art. 2, lettera d), CEDAW).</span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">E tanto più considerato che il Comitato per l’applicazione della CEDAW, nella raccomandazione n. 25/2005, già segnalava la “<i>preoccupazione sulla persistenza e pervasività dell’atteggiamento patriarcale e sul profondo radicamento di stereotipi inerenti i ruoli e le responsabilità delle donne e degli uomini nella famiglia e nella società. Questi stereotipi minano alla base la condizione sociale delle donne, costituiscono un impedimento significativo alla attuazione della Convenzione, e sono all’origine della posizione di svantaggio occupata dalle donne in vari settori, compreso il mercato del lavoro e la vita politica e pubblica. Il Comitato è profondamente preoccupato anche dalla rappresentazione che viene data delle donne da parte dei mass media e della pubblicità, per il fatto che viene ritratta come oggetto sessuale e in ruoli stereotipati</i>.” E raccomandava che i mass media e le agenzie pubblicitarie fissero “<i>indotte ed incoraggiate a proiettare un’immagine delle donne come partner alla pari in tutte gli ambiti della vita e indotte ad andare verso la stessa direzione, al fine di modificare la percezione delle donne come oggetti sessuali, e come responsabili in via principale della crescita dei figli</i>”.</span><span style="font-size:100%;"><br /></span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Peraltro, i Comuni di Ravenna e Cesena Forlì, hanno anche aderito alla “Carta Europea per l'uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale”, con cui sono impegnati a “<i>combattere il persistere e il riprodursi delle disparità di genere per promuovere una società veramente equa</i>”, e nello specifico a “<i>eliminare gli stereotipi e gli ostacoli sui quali si basano le disparità di status e di condizione delle donne, e che conducono alla valutazione impari dei ruoli delle donne e degli uomini in campo politico, economico,</i></span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;"><i>sociale e culturale</i>” (punto 4), impegnandosi a (parte III, Art. 6, comma 1)</span><span style="font-family:Tahoma;font-size:100%;"> </span><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">“<i>neutralizzare e a prevenire, per quanto possibile, pregiudizi, azioni, utilizzo di espressioni verbali e di immagini basate sull'idea della superiorità o dell'inferiorità dell'uno o dell'altro sesso, e/o il perpetuarsi di ruoli femminili e maschili stereotipati</i>” ed accertandosi che “<i>la comunicazione, sia interna all’ente che verso il pubblico, sia conforme all'impegno assunto, promovendo immagini sessuate positive o esempi ugualmente positivi</i>” (parte III, Art. 6, comma 2).</span><span style="font-size:100%;"><br /></span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">In ragione di quanto sopra considerato, siamo a chiedere:</span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">- l’immediata rimozione da ogni luogo pubblico dei manifesti pubblicitari sopra citati</span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">- una immediata lettera di scuse a tutte le studentesse e studenti da parte dei responsabili della campagna pubblicitaria</span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">- l’immediata rielezione dell’indispensabile Comitato Pari Opportunità universitario</span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">- per le affermazioni rilasciate le immediate dimissioni da ogni incarico pubblico di Giannantonio Mingozzi, vicesindaco di Ravenna</span><span style="font-size:100%;"><br /></span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Bologna – Ravenna – Cesena – Forlì – Rimini, 13 luglio 2009</span><span style="font-size:100%;"><br /></span> </p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Associazione Giuristi Democratici, sezioni di Bologna e di Ravenna</span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Collettivo Universitario Femminista “Figlie Femmine”</span></p><p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Rete delle donne di Bologna</span></p><p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">Altra Città Lista Civica di Donne</span></p><p align="justify"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;"><br /></span></p> </div> </div><div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-15899096859436523882009-05-16T04:17:00.001+02:002009-05-16T04:20:19.040+02:00Si-Cura nel Parco - sabato 16 Maggio alle 11.00Clicca sull'immagine per ingrandirla!<br /><br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs9fyqOorwXeSY8btPcjOiWzQGCy9uokdatQCAV_r8MtShpWnwloVhV4YwgNVpX3OZ8QHp_2sTWUx4LjSgcKtK1p0gAJF6RqAEK4Jj1nSZRcWxFvybEfboZBNBAqDXs2t1hONT1WAO7z-z/s1600-h/Comunicato.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 277px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs9fyqOorwXeSY8btPcjOiWzQGCy9uokdatQCAV_r8MtShpWnwloVhV4YwgNVpX3OZ8QHp_2sTWUx4LjSgcKtK1p0gAJF6RqAEK4Jj1nSZRcWxFvybEfboZBNBAqDXs2t1hONT1WAO7z-z/s400/Comunicato.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5336240659746235826" border="0" /></a><div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-8492035307630338242009-02-27T12:05:00.007+01:002009-02-27T12:14:53.616+01:00Manifestazione Notturna Contro la Violenza sulle Donne - 7 Marzo 2009<div style="text-align: center;"> <span style="font-size:130%;"><span style="font-weight: bold;">LA VIOLENZA SULLE DONNE NON È UNA QUESTIONE DI ORDINE PUBBLICO È UN PROBLEMA “CULTURALE” SOCIALE ED IN SOSTANZA POLITICO<br /></span></span> <img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 569px; height: 290px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZI3tWCWuRXW2uPNdS6N1gEnS7h9IRBwkQeBfk2F6BHlvbDDxP2Ce1w_FlzK8zwE0iJLeCxU4c2PGdK28dYs4j2wrVoYo7JCx0U_1iSdAwKoiogCO7B6Adhy3hegJGQGKv8iNkkl7Xj1RY/s400/8+marzo+09_img_0.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5307431981993513682" border="0" /><br /></div><p> <span style="font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >La violenza sulle donne è la 1° causa di morte e di invalidità permanente per le donne fra i 14 ed i 66 anni in Europa, ciò nonostante </span><span style="font-weight: bold; font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >siamo convinte che la violenza non sia il nostro destino.</span><span style="font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" > Per questo </span><span style="font-weight: bold; font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >vogliamo combatterla alle radici</span><span style="font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" > prima che si manifesti, nelle strade ma soprattutto </span><span style="font-weight: bold; font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >nelle case</span><span style="font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" > dove ha la sua espressione più continuativa e massiccia e </span><span style="font-weight: bold; font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >con l’aiuto della scuola</span><span style="font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" > luogo di formazione per tutte e tutti. </span><span style="font-weight: bold; font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >Denunciamo l’uso e l’abuso del corpo della donna</span><span style="font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" > sempre esposto, disponibile e lascivo, tanto nei media quanto nella pubblicità che genera la “cultura” dello stupro. Quello che </span><span style="font-weight: bold; font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >prima era silenzio</span><span style="font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" > sulle violenze </span><span style="font-weight: bold; font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >ora</span><span style="font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" > che con l’aumento delle denunce non può più essere tale, diventa </span><span style="font-weight: bold; font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >strumentalizzazione.</span><span style="font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" > Tutti parlano e barattano interessi politici sui nostri corpi. </span></p> <p> <span style="font-weight: bold; font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >Rifiutiamo qualsiasi provvedimento in chiave razzista e autoritaria fatto in nostro </span></p> <p style="margin-right: 6px;"> <span style="font-weight: bold; font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >nome.</span><span style="font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" > Per noi la violenza è “solo” maschile e non dipende dal passaporto di chi la agisce. Ci ripugna la </span><span style="font-weight: bold; font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >logica violenta</span><span style="font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" > tanto degli </span><span style="font-weight: bold; font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >stupratori </span><span style="font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >quanto delle ronde dei </span><span style="font-weight: bold; font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >giustizieri.</span><span style="font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" > Per noi una strada è sicura quando è piena di donne. </span></p> <p style="margin-bottom: 7px;"> <span style="font-weight: bold; font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >Rifiutiamo la logica della paura ed affermiamo la nostra libertà</span><span style="font-weight: bold; font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >! </span><span style="font-weight: bold; font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >Per bloccare la violenza, crediamo nella solidarietà fra donne e lesbiche, nella de</span><span style="font-weight: bold; font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >nuncia dei maschi violenti, e nella necessità di dotarci di strumenti per l’autodifesa</span><span style="font-weight: bold; font-stretch: normal; color: rgb(0, 0, 0);font-family:'sans-serif','Tahoma';font-size:100%;" >. </span></p> <p style="margin-bottom: 10px; line-height: 36px; text-align: center;"> <span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:180%;" >PRENDIAMO INSIEME PAROLA PUBBLIC</span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:180%;" >A </span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:180%;" >DICIAMO NO ALLA VIOLENZA MASCHILE </span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:180%;" ><br /></span></p><p style="margin-bottom: 10px; line-height: 36px; text-align: center;"><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:180%;" >SABATO 7 MARZO’09 </span></p><p style="margin-bottom: 10px; line-height: 36px; text-align: center;"><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:180%;" >CORTEO NOTTURNO DI DONNE E LESBICHE </span><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:180%;" >CONCENTRAMENTO ALLE H.20 IN PIAZZA DELL’UNITÀ </span></p><p style="margin-bottom: 10px; line-height: 36px; text-align: center;"><span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:180%;" ></span></p><div style="text-align: center;"> </div><div style="text-align: center;" class="Sect"><span style="font-size:100%;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"> </div><p style="text-align: center;"> <span style="color: rgb(0, 0, 0);font-size:100%;" >ASSEMBLEA CITTADINA DI DONNE E LESBICHE (BOLOGNA) </span></p><div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-54174129300366932802009-02-22T10:36:00.001+01:002009-02-22T10:38:26.200+01:0028 Febbraio 2009 Convegno sul Matriarcato ad Armonie!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9g_vJ7suA7b5MnEDVyEDJ5lBPkIKCkd7MUuNoC2yyqG0IJaJto7KZDLkszvnu0XiJno3T6IqW7m25SBIZQX4xmwDfC_ZdpM6U8-XKvbf-Uo-n-RGX-N0asF91Bhc5Cf5Bf2PpBCG9VtAX/s1600-h/loc+convegno+bassa+ris.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 413px; height: 583px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9g_vJ7suA7b5MnEDVyEDJ5lBPkIKCkd7MUuNoC2yyqG0IJaJto7KZDLkszvnu0XiJno3T6IqW7m25SBIZQX4xmwDfC_ZdpM6U8-XKvbf-Uo-n-RGX-N0asF91Bhc5Cf5Bf2PpBCG9VtAX/s400/loc+convegno+bassa+ris.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5305553424695527746" border="0" /></a>Clicca sull'immagine per ingrandirla e leggere il programma!<div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-5865502668521227762009-02-18T10:17:00.001+01:002009-02-18T10:20:36.685+01:00Assemblea!!Care tutte,<br />le violenze sulle donne, e sulle ragazze si susseguono.<br />E sono molto più numerose di quelle di cui veniamo a conoscenza,<br />dato che tante sono ben protette dall’omertà delle mura domestiche.<br /><br />E oltre alle violenze fisiche sui nostri corpi sempre su di noi<br />si susseguono le violenze delle strumentalizzazioni a fini razzisti,<br />le violenze delle battaglie e degli scambi politici,<br />le violenze di un governo che fomenta<br />la cultura dello stupro e di un’opposizione<br />che più che fare ombra si fa di nebbia.<br />Tutti parlano e sparlano ma è evidente che a nessuno<br />interessa la nostra libertà.<br /><br />Ci pare che sia urgente che a prendere parola siamo noi donne e lesbiche per frenare quest’inarrestabile<br />scivolone che ci sta portando pericolosamente ogni giorno più indietro.<br />Sulla base di queste semplici ma gravi considerazioni abbiamo pensato di vederci in assemblea cittadina.<br /><br />Al fine di organizzarci per una data cittadina a ridosso dell’8 marzo (7-8) che ponga al<br />centro queste questioni.<br />Tutti prendono parola…<br />è ora che siamo noi a dire come la pensiamo.<br /><br /><span style="font-size:180%;"><span style="font-weight: bold;">Invitiamo tutte ad esserci .</span><br /><span style="font-weight: bold;">LUNEDI 23 FEBBRAIO ALLE ORE 20..30 NELLA SEDE</span><br /><span style="font-weight: bold;">ASSEMBLEA CITTADINA DI DONNE E LESBICHE</span></span><br /><span style="font-size:130%;"><br /><span style="font-weight: bold;">C/O Ass. ARMONIE</span><br /><span style="font-weight: bold;">VIA EMILIA LEVANTE* N 138 BUS19 – 27</span></span><br /><br />Quelle che non ci stanno<br />maragridaforte@inventati.org<div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-33300663172970246582009-02-02T19:52:00.001+01:002009-02-02T19:52:59.849+01:00Donne insieme per dire basta al massacro di Gaza 4 Febbraio 2009<span style="font-family:Arial;font-size:85%;"><div style="font-family: arial; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; font-size: 10pt; line-height: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal;" align="center"><span style="font-family:Arial;font-size:85%;"><span style="font-size: 16pt; font-family: Arial;">Terzo Presidio in p.zza Nettuno mercoledì 04/02 dalle 18 alle 19</span></span></div> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;" align="center"><span style="font-size: 16pt; font-family: Arial;">Donne insieme per dire basta al massacro di Gaza</span></p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;" align="center"><span style="font-size: 16pt; font-family: Arial;">Senza giustizia non ci sarà mai pace</span></p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;" align="center"><span style="font-size: 16pt; font-family: Arial;"> </span></p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt; font-family: Arial;">Ancora bombardamenti e chiusura di valichi, appena completato </span><span style="font-size: 11pt; font-family: Arial;"> il "ritiro da Gaza" dell'esercito israeliano che si è lasciato dietro un cumulo di macerie, 1340 morti e zone di Gaza completamente desertificate dall'opera dei tank, a Jabalya sono state distrutte tutte le case, aranceti, oliveti e un vandalismo portato avanti con odio e accanimento si e abbattuto perfino sui sanitari delle case presi a martellate mentre scritte umilianti o contro Hamas coprono i pochi muri rimasti in piedi in uno scenario lunare terrificante, intere famiglie sono state trucidate, più di 400 bambini sono morti.</span></p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt; font-family: Arial;">Già l'esercito israeliano sta esercitando il "diritto" ad attaccare i tunnel di Gaza, mentre intorno a Gerusalemme est, area della città che dovrebbe costituire la capitale di un eventuale stato palestinese, si stanno costruendo nuovi insediamenti destinati ad accerchiarla, se il muro di otto metri costruito per chilometri non bastasse.</span></p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><strong><span style="font-size: 11pt; font-family: Arial;">Niente è risolto, le donne invisibili e disperate che sono morte o sono rimaste ferite gravemente nella trappola di Gaza rimarranno dimenticate se le donne del mondo non si incaricheranno di dare loro visibilità, vogliamo che sappiano che siamo al loro fianco</span></strong></p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt; font-family: Arial;">I bambini che non sono morti dovranno superare gravi traumi nel corpo e nella psiche e non sarà facile per loro dimenticare o pensare a un futuro di convivenza senza guerra e senza soprusi e umiliazioni.</span></p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt; font-family: Arial;">Bisogna operare dunque per garantire la cessazione di qualunque attività militare, bisogna garantire l'evacuazione totale dei militari israeliani da Gaza, deve definitivamente terminare l'occupazione militare dei territori palestinesi che dura da 61 anni, garantire la riapertura di tutti i valichi perché le palestinesi e i palestinesi abbiano libertà di movimento insieme alle merci in entrata e in uscita.</span><span style="font-size: 11pt;"></span></p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt; font-family: Arial;">Si deve operare per la <strong><span style="font-family: Arial;">riconciliazione fra palestinesi</span></strong> che questo ulteriore massacro non ha certo aiutato, il <strong><span style="font-family: Arial;">territorio palestinese deve essere unitario sia in senso territoriale che politico</span></strong>, quindi <strong><span style="font-family: Arial;">"NO AI BANTUSTAN</span></strong>" ma definizione dei confini e ritiro dai territori occupati e <strong><span style="font-family: Arial;">riconsegna ai palestinesi della terra rubata</span></strong>.</span><span style="font-size: 11pt;"></span></p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt; font-family: Arial;">Il ritiro deve avvenire da tutti i territori palestinesi sia da un punto di vista militare che degli insediamenti dei coloni ricordiamo che in Cisgiordania tutto il territorio è disseminato di colonie e di presidi militari, dovranno inoltre essere eliminati i check-point ed instaurati normali passaggi di confine.</span><span style="font-size: 11pt;"></span></p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt; font-family: Arial;"></span></p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt; font-family: Arial;">Sono successi anche fatti positivi che testimoniano un atteggiamento diverso nei confronti delle politiche di guerra israeliane ad esempio il Belgio ha deciso di fermare la vendita di armi ad Israele perché le usa in azioni che non rispettano i diritti umani oltre che perché arma anche minorenni, sono state fermate armi per Israele in porti greci, ambasciatori hanno rifiutato il vino offerto da Israele perché prodotto da vigne coltivate su terreni rubati (ai palestinesi), in molte città pacifisti israeliani manifestano ogni giorno per chiedere che Israele risponda dei crimini di guerra perpetrati, diventa per tanti più chiaro anche all'UE come non giovi alla pace permettere allo stato israeliano di fare strame dei diritti umani e di operare in sostanza per ridurre sempre più il territorio occupato dalla popolazione palestinese, le mappe che abbiamo già distribuito e che si possono vedere su vari siti internet, mostrano come sia diminuito dal 48 ad oggi.</span></p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 11pt; font-family: Arial;">Lo stesso Abu Mazen ha dicharato che Israele non sembra avere alcuna intenzione di lavorare per la pace.</span></p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span><span style="font-size:100%;"><strong>CHIEDIAMO CHE SIA DATO SEGUITO ALLA DENUNCIA DELL'ONU DEI CRIMINI DI GUERRA COMMESSI DALL'ESERCITO ISRAELIANO </strong></span></span></p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><strong><span style="font-family: Arial;"><span style="font-size:100%;">LO STATO D'ISRAELE RISPONDA DAVANTI A UN TRIBUNALE INTERNAZIONALE PER QUESTI CRIMINI CONTRO I DIRITTI UMANI NEI CONFRONTI DELLA POPOLAZIONE DI GAZA</span></span></strong></p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"> </p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;" align="center"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">DONNE IN NERO E NON SOLO</span></p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;"> </span></p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><b><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;"> </span></b></p> <p style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: center;" align="center"><b><span style="font-size:100%;"><span style="font-family:Times New Roman;">PORTIAMO TORCE PER ILLUMINARE IL PRESIDIO</span></span></b></p></span><div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-36046114090108714672009-01-23T14:16:00.000+01:002009-01-23T14:17:00.692+01:00Donne insieme per dire basta al massacro di Gaza 28 Gennaio 2009<p align="center"><span style="font-family:Arial;font-size:180%;">Secondo Presidio in p.zza Nettuno mercoledì 28/01 dalle 18 alle 19</span></p> <p align="center"><span style="font-family:Arial;font-size:180%;">Donne insieme per dire basta al massacro di Gaza</span><br /></p> <p align="justify"><span style="font-family:Arial;font-size:100%;">Si sta “compiendo” il "ritiro da Gaza" dell'esercito israeliano che si lascia dietro un cumulo di macerie, 1340 morti e zone di Gaza completamente desertificate dall'opera dei tank, a Jabalya sono state distrutte tutte le case, aranceti, oliveti e un vandalismo portato avanti con odio e accanimento si e abbattuto perfino sui sanitari delle case presi a martellate mentre scritte umilianti o contro Hamas coprono i pochi muri rimasti in piedi in uno scenario lunare terrificante.</span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Arial;font-size:100%;">Naturalmente le operazioni di ritiro saranno parziali nel senso che ci sarà comunque a Gaza una presenza militare israeliana inoltre Livni si è premurata di affermare che Israele ha diritto ad attaccare i tunnel di Gaza.</span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Arial;font-size:100%;"><b>Niente è risolto, le donne invisibili e disperate che sono morte o sono rimaste ferite gravemente nella trappola di Gaza rimarranno dimenticate se le donne del mondo non si incaricheranno di dare loro visibilità,</b></span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Arial;font-size:100%;">I bambini che non sono morti dovranno superare gravi traumi nel corpo e nella psiche ma magari mentre si cercherà di operare in tal senso ricominceranno le bombe e le violenze, bisogna operare dunque per garantire la cessazione di qualunque attività militare, bisogna garantire l'evacuazione totale dei militari israeliani da gaza, deve definitivamente terminare l'occupazione militare dei territori abitati dalla popolazione palestinese, garantire la riapertura di tutti i valichi perché le palestinesi e i palestinesi abbiano libertà di movimento insieme alle merci in entrata e in uscita.</span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Arial;font-size:100%;">Si deve operare per la <b> riconciliazione fra palestinesi</b> che questo ulteriore massacro non ha certo aiutato, il <b>territorio palestinese deve essere unitario sia in senso territoriale che politico</b>, quindi <b>"NO AI BANTUSTAN</b>" ma definizione dei confini e ritiro dai territori occupati e <b>riconsegna ai palestinesi della terra rubata</b>.</span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Arial;font-size:100%;">Il ritiro deve avvenire da tutti i territori palestinesi sia da un punto di vista militare che degli insediamenti dei coloni ricordiamo che in Cisgiordania tutto il territorio è disseminato di colonie e di presidi militari, dovranno inoltre essere eliminati i check-point ed instaurati normali passaggi di confine.</span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Arial;font-size:100%;">Consideriamo fatte "<b>NON IN NOSTRO NOME</b>" le offerte di Berlusconi al summit convocato da Mubarak, egli infatti si è impegnato a pattugliare il mare davanti a Gaza così come il valico di Rafah con i carabinieri italiani perché non entrino armi per Hamas, questo ignora che i valichi da cui sono venute le bombe sono quelli israeliani quindi il pattugliamento eventuale dovrebbe impedire i soprusi nei confronti dei palestinesi, gli impedimenti all'uscita e all'entrata delle merci e delle forniture mediche oltre che delle persone, ignora inoltre che la guerra su Gaza era stata già preparata da mesi per scopi elettorali ma non solo e quindi si sta svolgendo un teatrino che ignora i diritti umani della popolazione palestinese mentre aleggia attorno a questa orribile pagina di storia dell’area, un consenso all’operazione che sarebbe stato dato da paesi occidentali e non solo.</span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Arial;font-size:100%;">Intanto la stampa nostrana sulla quale svetta per menzogne il Corriere della Sera, e i media meritano un riconoscimento ufficiale come campioni di menzogne, fatte certamente le dovute eccezioni. </span><br /></p> <p align="justify"><span style="font-family:Arial;font-size:100%;"><b>CHIEDIAMO CHE SIA DATO SEGUITO ALLA DENUNCIA DELL'ONU DEI CRIMINI DI GUERRA COMMESSI DALL'ESERCITO ISRAELIANO </b></span></p> <p align="justify"><span style="font-family:Arial;font-size:100%;"><b>LO STATO D'ISRAELE RISPONDA DAVANTI A UN TRIBUNALE INTERNAZIONALE PER QUESTI CRIMINI CONTRO I DIRITTI UMANI NEI CONFRONTI DELLA POPOLAZIONE DI GAZA </b></span><br /></p> <p align="center"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;">DONNE IN NERO E NON SOLO</span><br /><br /></p> <p align="center"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;"><b>PORTIAMO CANDELE DA METTERE A TERRA PER ILLUMINARE IL PRESIDIO</b></span></p><p align="center"><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;"><b><br /></b></span></p><div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-89893703013926307742009-01-23T12:03:00.000+01:002009-01-23T12:04:29.326+01:00VITA TERRA E LIBERTA´ PER LA PALESTINA - 24 gennaio 2009Contro l’occupazione sionista<br />VITA TERRA E LIBERTA´ PER LA PALESTINA<br /><br />Manifestazione regionale per la Palestina<br />Bologna sabato 24 gennaio, piazza dell’Unità<br />Partenza corteo 17.30<br /><br />La tregua a Gaza, non ferma l´occupazione israeliana in Palestina. Gaza è un cumulo di macerie, e continuano le provocazioni e le vessazioni a danno della popolazione palestinese in Cisgiordania. Si è ampliato il problema dei profughi e dei prigionieri politici palestinesi.<br />La popolazione palestinese è riuscita a difendere Gaza, e saluta giustamente come una vittoria il ritiro delle truppe israeliane. Vi è stata una ritrovata unità da parte delle organizzazioni e movimenti arabo-palestinesi sul fronte della resistenza contro i sionisti.<br /><br />Da un punto di vista internazionale si è sviluppato in pochi giorni un vastissimo movimento di solidarietà con la lotta del popolo palestinese che ha attraversato tutte le città del pianeta. In Europa vi è stata una massiccia presenza di arabi che hanno manifestato contro l´imperialismo e il sionismo. I paesi progressisti e socialisti del sud america: Bolivia, Venezuela, Cuba hanno manifestato concretamente il loro appoggio alla causa palestinese.<br /><br />Noi uomini e donne solidali con la lotta del popolo palestinese possiamo promuovere una campagna che mini e denunci i rapporti economici tra i paesi europei e Israele. Sul piano locale chiediamo la revoca degli accordi commerciali tra la Regione Emilia Romagna e Israele. Inoltre vogliamo l´immediato ritiro delle truppe italiane dal Libano e ci opporremo alla proposta di invio di truppe italiane in Palestina. Promuoveremo la campagna internazionale BDS - Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni - contro la politica distruttiva di Israele, approvata da una vastissima coalizione di forze progressiste palestinesi ed internazionali - quali, sindacati europei, nordamericani e sudafricani - ma ideata e lanciata, sin dal 2001, proprio da una rete di ebrei che lottano contro l´occupazione israeliana della Palestina.<br /><br />Come segno di solidarietà al popolo palestinesi appendiamo una bandiera palestinese ai nostri balconi e alle nostre finestre. Fate una fotografia e inviatela ai giornali e a forumpalestina@libero.it indicando la città. Infine è importante sostenere la rinascita di una prospettiva popolare araba, che rilanci la lotta della comunità araba contro l’imperialismo e il colonialismo sia nelle terre d’origine sia in Europa.<br /><br />في محاربة الصهيونية<br />حياة و ارض و حرية لفسلطين<br />عاشت المقاومة العربية الفلسطينية<br />من اجل قومية عربية في مواجهة الأمبريالية<br /><br />COMITATO PALESTINA BOLOGNA<br /><br />comitatopalestinabologna@gmail.com<br />http\\: comitatopalestinabologna.blogspot.com<div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-34539839098143201362009-01-19T18:56:00.000+01:002009-01-19T18:57:23.700+01:00Informazione Libera da Gaza<p> <span style="font-size: small; font-family: tahoma,arial,helvetica,sans-serif;"><strong>Testi e immagini</strong></span> </p> <p> <span style="font-size: small; font-family: tahoma,arial,helvetica,sans-serif;"><a href="http://guerrillaradio.iobloggo.com/">Guerrilla Radio</a> >> Il blog di Vittorio Arrigoni dell'ISM da Gaza </span> </p> <p> <span style="font-size: small; font-family: tahoma,arial,helvetica,sans-serif;"><a href="http://electronicintifada.net/">Electronic Intifada</a> >> News e commenti in inglese </span> </p> <p> <span style="font-size: small; font-family: tahoma,arial,helvetica,sans-serif;"><a href="http://www.freegaza.org/">Free Gaza</a> >> Comenti ed analisi </span> </p> <p> <span style="font-size: small; font-family: tahoma,arial,helvetica,sans-serif;"><a href="http://palsolidarity.org/">Palsolidarity</a> >> Commenti ed analisi<br /></span> </p> <p> <span style="font-size: small; font-family: tahoma,arial,helvetica,sans-serif;"><a href="https://israel.indymedia.org/">Indymedia Israele</a> >> News da chi si oppone alla guerra in Israele</span> </p> <p> <span style="font-size: small; font-family: tahoma,arial,helvetica,sans-serif;"><a href="http://italy.indymedia.org/">Indymedia Italia</a> >> Aggiornamenti continui in italiano da Gaza e sulle mobilitazioni contro la guerra<br /></span> </p> <p> <span style="font-size: small; font-family: tahoma,arial,helvetica,sans-serif;"><strong>Video </strong></span> </p> <p> <span style="font-size: small; font-family: tahoma,arial,helvetica,sans-serif;"><a href="http://www.dagaza.org/">Da Gaza</a> >> Il video-blog in italiano di Stefano Savona, l`unica telecamera italiana all'interno della Striscia di Gaza</span> </p> <p> <span style="font-size: small; font-family: tahoma,arial,helvetica,sans-serif;"><a href="http://cc.aljazeera.net/">Repository di Al Jazeera</a> >> I video sotto Creative Commons da Gaza </span> </p><div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-22941813274760921742009-01-17T16:14:00.001+01:002009-01-18T14:09:30.573+01:00CON LE DONNE DI GAZA, INSIEME IN PIAZZA PER DIRE BASTA AL MASSACROA ROMA IN 150000...ANDIAMO AVANTI<br /><br /><span style=";font-family:Arial;font-size:85%;" ><br /></span><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2Fl_wXjuPr0wzu2CIQQpR4j7_g-OJ2lJYRWmKT9s7ip1HMjk_OM_48YIPpnQFl-opLpqk_mRAR3L9PSG71pnzL6pNkPFIJ14-5C30TI2zxHkhQz0BaaniMBB-GTJM2sgkgf9mpDBmveCc/s1600-h/femministelesbichepalestina+17gennaio2009.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2Fl_wXjuPr0wzu2CIQQpR4j7_g-OJ2lJYRWmKT9s7ip1HMjk_OM_48YIPpnQFl-opLpqk_mRAR3L9PSG71pnzL6pNkPFIJ14-5C30TI2zxHkhQz0BaaniMBB-GTJM2sgkgf9mpDBmveCc/s400/femministelesbichepalestina+17gennaio2009.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5292619756715881650" border="0" /></a><span style=";font-family:Arial;font-size:100%;" ><span style="font-family: trebuchet ms;font-size:130%;" ><br />Mercoledì 21 gennaio dalle 17 alle 19 saremo in Piazza</span><span style="font-family: trebuchet ms;"> </span><span style="font-weight: bold; font-family: trebuchet ms;">Nettuno</span><br />donne singole, di associazioni, della rete delle donne, per tentare di far sentire la nostra vicinanza e sorellanza alle donne di gaza così drammaticamente colpite dal massacro portato avanti dall'esercito israeliano, per esprimere il nostro <strong>BASTA AL MASSACRO</strong>, la nostra volontà di chiedere che <strong>lo stato israeliano sia chiamato a rispondere davanti al tribunale internazionale per i crimini di guerra e contro i diritti umani </strong>che ha compiuto e sta com</span><span style=";font-family:Arial;font-size:100%;" >piendo in nome di una fantomatica sicurezza mentre nega dignità alla popolazione palestinese e infligge a donne e uomini, bambine e bambini, umiliazioni e violenze infinite, sradica ulivi, ruba terra ogni giorno di più, costruisce muri, check point dove nega il passaggio verso un ospedale e costringe le donne a partorire dietro un masso senza curarsi se questo procurerà la morte della madre o del neonato o di entrambi. </span></div> <div><span style=";font-family:Arial;font-size:100%;" >C'è un'opposizione in Israele composta da donne e uomini che dedicano la maggior parte del loro tempo a manifestare, a compiere piccoli e grandi atti definiti di "tradimento dello stato ebraico", a cercare di impedire soprusi, a difendere legalmente i palestinesi, a lottare acc</span><span style=";font-family:Arial;font-size:100%;" >anto ai palestinesi, a chiedere che si metta fine al massacro, siamo qui anche per sostenere questa opposizione che per quanto minoritaria, fa tutto quello che è possibile fare continuando a ripetere che bisogna cessare l'occupazione dei territori oltre che smettere di massacrare la popolazione di Gaza.</span></div> <div><span style=";font-family:Arial;font-size:100%;" ><span style="font-family:Arial;">Se guardiamo l'evolversi negli anni della carta geografica del territorio Israelo palestinese, con il progressivo ridursi dei territori dove i palestinesi possono vivere </span></span><span style=";font-family:Arial;font-size:100%;" ><span style="font-family:Arial;">come in bantustan , vediamo chiaramente <strong>"Chi vuole mandare via chi":<br /><br /><br /></strong></span></span><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.forumpalestina.org/news/2008/Ottobre08/PerditaTerra.gif"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 416px; height: 284px;" src="http://www.forumpalestina.org/news/2008/Ottobre08/PerditaTerra.gif" alt="" border="0" /></a><br /><span style=";font-family:Arial;font-size:100%;" ><span style="font-family:Arial;"><strong><br /></strong></span></span></div> <div> <div><span style="font-size:100%;"><strong><span style="font-family:Arial;">Lo stato israeliano esiste ed è riconosciuto dal mondo benché non fa hamas mentre lo stato palestinese senza la restituzione dei territori rubati non potrà mai esistere.</span></strong></span></div> <div><span style="font-size:100%;">Siamo qui anche per denunciare le menzogne della maggior parte della stampa e dei media italiani che operando </span></div><span style="font-size:100%;">autocensura preventiva,si schierano con Israele dimostrando una mancanza di umanità e ormai una assuefazione alla menzogna che fa veramente orrore, il giornalismo crediamo debba essere un'altra cosa, <strong>un massacro è un massacro non è né una guerra, né un conflitto. </strong></span></div> <div><span style=";font-family:Arial;font-size:100%;" >Siamo qui anche per denunciare l'uso ancora una volta interno che la politica italiana fa della questione di gaza mettendo in evidenza tutto il suo cinismo e la sua amoralità, qualche esempio positivo di impegno e generosità non fa altro che mettere maggiomente in evidenza la pochezza generale ed i giochi di potere che prevalgono.</span></div> <div><span style=";font-family:Arial;font-size:100%;" >Siamo inoltre qui per denunciare lo scarso coraggio dell'Europa, di fronte all'ingiustizia fatale di quanto accade a Gaza, meno male che per iniziativa di Luisa Morgantini e altri parlamentari si sta rallentando l'iter della procedura di perfezionamento dei rapporti con Israele che avrebbe dovuto rafforzare ancora di più i legami prima di tutto economici e poi politici che legano con nodi strettissimi l'Europa e Israele.</span></div> <div><span style=";font-family:Arial;font-size:100%;" >Siamo qui per dire che bisogna inventare sempre nuove forme di lotta per dire no alla violenza, perché si metta fine alla mattanza avviando un vero cammino di pace che riconosca l'esistenza e la dignità di tutti.<br /><br /><br /></span></div><div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-72104089575962665192009-01-13T19:32:00.000+01:002009-01-13T19:33:01.932+01:00INCONTRIAMOCI PER GAZA 16 Gennaio 2009<div><span style="font-family:Arial;font-size:85%;"> <div align="center"><span style="font-family:Arial;font-size:85%;color:#800080;"><strong>INCONTRIAMOCI PER GAZA</strong></span></div> <div align="center"><span style="font-family:Arial;font-size:85%;color:#800080;"><strong>VENERDI' 16 GENNAIO 2009, ORE 17.30</strong></span></div> <div align="center"><span style="font-family:Arial;font-size:85%;color:#800080;"><strong>IN VIA SAN FELICE 24</strong></span></div></span></div> <div> </div> <div><span style="font-family:Arial;font-size:85%;color:#000080;">Carissime tutte,</span></div> <div><span style="font-family:Arial;font-size:85%;color:#000080;">giovedì 8 alla manifestazione in piazza Nettuno ci siamo incontrate, alcune della rete, donne in nero, associazione Orlando, donne palestinesi, donne del centro Zonarelli e, dalla disperazione rispetto alla drammatica situazione della popolazione di Gaza e il senso di impotenza che come donne e pacifiste proviamo di fronte a qualcosa di mostruoso che non riusciamo a fermare, in cui vediamo coinvolte amiche di cui non sappiamo la sorte, donne con cui abbiamo intessuto relazioni e progetti o che semplicemente abbiamo incontrato visitando Gaza tanti o pochi anni fa, è nata l'idea di incontrarci per discutere insieme e trovare un modo di dare il nostro contributo che sia di solidarietà e sorellanza, che sia di aiuto o di informazione e testimonianza alla popolazione della città, vedremo insieme cosa, in ogni caso un contributo per unirci a quante/i nel mondo cercano in ogni modo di far cessare questo orribile massacro.</span></div> <div align="center"> </div> <div align="center"><span style="font-family:Arial;font-size:85%;color:#800080;"><strong>INCONTRIAMOCI PER GAZA</strong></span></div> <div align="center"><span style="font-family:Arial;font-size:85%;color:#800080;"><strong>VENERDI' 16 GENNAIO 2009, ORE 17.30</strong></span></div> <div align="center"><span style="font-family:Arial;font-size:85%;color:#800080;"><strong>IN VIA SAN FELICE 24</strong></span></div> <div> </div><div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-56514839925178878802009-01-10T11:00:00.000+01:002009-01-10T11:01:36.019+01:00Manifestazione 17 gennaio a Roma - Free PalestineFermiamo il massacro dei palestinesi a Gaza<br />Basta con l'impunità del terrorismo di stato israeliano<br />Rompere ogni complicità politica, militare, economica tra lo stato<br />italiano e Israele<br />Le bombe uccidono le persone, l'informazione manipolata uccide le coscienze<br /><br />Sabato 17 gennaio<br />Manifestazione nazionale a Roma<br />per maggiori info: <a href="http://www.forumpalestina.org/" target="_blank">www.forumpalestina.org</a><br /><br />partenza da bologna ore 9 autostazione Bologna<br /><br />Organizziamo tutti/e la partecipazione alla manifestazione nazionale<br />E' IMPORTANTE PRENOTARE PER I PULMAN da Bologna per Roma telefonare: 3409892393<br /><br />comitato palestina bologna<br /><br />______________________________<div class="gmail_quote"><wbr>______<br /><br />Incontro-dibattito x la palestina<br />per conoscere le ragioni della resistenza popolare palestinese e per<br />sapere ciò che oggi succede a Gaza<br /><br />XM24<br />mercoledi 14 gennaio<br />ore 21.00<br />via fioravanti 24<br /><br />In preparazione della manifestazione nazionale per la palestina del 17<br />gennaio, il Comitato Palestina di Bologna promuove una incontro<br />pubblico con rappresentati della comunità palestinese in Italia e<br />rappresentanti delle organizzazioni giovanili palestinesi di Gaza<br /><br />Baha HUSSEIN<br />Unione dei Giovani Progressisti Palestinesi (Gaza)<br /><br />Shokri HROUB<br />Unione Democratica Arabo-Palestinese<br /><br />Comitato Palestina Bologna<br /><span style="color:#888888;"><br />--<br />Informazioni e contatti:<br /><a href="http://comitatopalestinabologna.blogspot.com/" target="_blank">http://<wbr>comitatopalestinabologna.<wbr>blogspot.com/</a><br /><a href="mailto:comitatopalestinabologna@gmail.com" target="_blank">comitatopalestinabologna@<wbr>gmail.com</a><br /></span></div><div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-58880132669010878802009-01-07T01:22:00.002+01:002009-01-07T01:24:21.761+01:00La Guerra è mancanza. Iniziative a Bologna<p style="text-align: center;"> <span style="color: rgb(239, 15, 136);"><strong><span style="font-size:130%;">A Bologna presidio l'8/01/2009 alle 18.00 in Piazza Nettuno</span><br /></strong></span></p><p><span style="color: rgb(239, 15, 136);"><strong>Da <a href="http://femminismo-a-sud.noblogs.org/">Femminismo a Sud</a><br /></strong></span></p><p><span style="color: rgb(239, 15, 136);"><strong>Non ho una <a href="http://italy.indymedia.org/" target="_blank">notizia</a></strong></span>. <a href="http://guerrillaradio.iobloggo.com/" target="_blank">Non sono in Palestina</a>. Non sono una di quelle bambine spaventate che a Gaza <a href="http://ombra.noblogs.org/post/2009/01/06/gaza-in-guerra-non-tutto-lecito" target="_blank">stanno crepando di infarto</a>. Non vivo la guerra. Sono arrabbiata e mi sento impotente. Provo a immaginare come deve essere e vorrei andare oltre la retorica e non so se sono in grado di farlo.<br /></p> <p> Quando penso alla guerra mi viene in mente la parola “mancanza”. Forse è un momento in cui ti manca tutto. Senza preavviso. Ti mancano le cose, le tue cose, il tuo ossigeno, il tuo letto, la tua televisione, il tuo phon, i tuoi occhiali. E io davvero non saprei come vivere senza i miei occhiali. Una cieca. Ecco cosa sarei.<br /><br />Ti mancano gli assorbenti e penso al sangue che scorre a fiotti lungo le gambe perché le mestruazioni non seguono il tempo della guerra e della pace. Il sangue non si inibisce alla vista di altro sangue.<br /><br />Ti mancano le culle perché le donne incinta prima o poi dovranno pur “sgravare”, come animali che non potranno fermare le doglie e proveranno a schivare i colpi senza interessarsi agli altri morti e proveranno a raggiungere un buco, un riparo, un appiglio per buttare il proprio figlio tra i detriti e i cadaveri. Ed è sicuro che rimarrà lì, ucciso alla vista di tanto orrore prima che per colpa dei proiettili. </p> <p>Ti manca lo shampoo, perché sono certa che a qualcuno mancano le cose più sciocche, e senza lo shampoo i capelli puzzano. Non potrei restare un solo giorno con i capelli puzzolenti.<br /><br />Ti manca il calore della tua stanza, le foto della tua festa di compleanno, quella dove eri così bella, con il vestito nuovo che ti aveva regalato tuo padre. Ti manca tuo padre, perché nel frattempo qualcuno ha deciso che la vita di quell’uomo era superflua. Un effetto collaterale ragionevole.<br /><br />Ti manca l’elettricità e non puoi ricaricare la batteria del tuo cellulare. Senza quello non sai come comunicare. Non puoi trovare gli altri che forse soffrono della tua mancanza.<br /><br />Ti mancano gli elettrodomestici. Quelle cose stupide trattate con disprezzo in giornate ordinarie. Quando sbattevi lo sportello del tuo frigo perché eri arrabbiata per qualcosa o prendevi a botte la tivu’ perché non si sintonizzava sul canale che ospitava il tuo cantante preferito.<br /><br />Ti manca il quotidiano, un giornale, quello che potrebbe dirti cosa sta succedendo e ti mancano i libri perché il fuoco e le bombe non risparmiano proprio niente, neppure la cultura.<br /><br />Ti manca la vista della tua città dall’alto. Con le case oramai sventrate e il mare che sembra ribollire come se qualcuno lo avesse racchiuso in una pentola messa sul fuoco per la cena.<br /><br />Ti manca un bagno, una doccia, uno specchio, un pettine, un rubinetto per lavarti le mani. Odio sentire sporco sulle mani. Ti manca un cesso per poterci pisciare dentro. Per poter depositare merda. Eppure non c’e’ merda sufficiente se non hai mangiato abbastanza. Perché quello che hai visto tutt’attorno non lo hai digerito ancora. Ti manca la carta igienica e senti il culo che ti prude perché non c’e’ neppure l’acqua e tenersi la pelle sporca ti fa sentire un tutt’uno con le macerie. Sei polvere, sei carne marcia, quasi morta, come tutto il resto.<br /><br />Ti manca il cibo. Hai sete e fame. Quanti giorni potrei resistere senza profanare un corpo per bere il suo sangue e nutrirmi con la sua carne?<br /><br />Ti mancano quelle scarpe che ti piacevano tanto e passi una intera giornata a scavare tra i resti della tua casa distrutta perché se ritrovi quelle scarpe la tua vita ricomincia anzi ritorna com’era. Esattamente uguale al giorno in cui quasi l’hai perduta.<br /><br />Ti manca quella vicina stronza che ti ha sempre messo in croce per i vestiti che indossavi. Te lo ricordi? Come l’hai presa in giro, povera donna, mentre ti diceva di coprire le gambe e i capelli e le spalle.<br /><br />Ti manca anche la carezza di quel ragazzo che un giorno hai incontrato e non conoscevi il suo nome ma ricordi bene il suo viso e non avresti immaginato di vederlo davanti alla tua porta, con un fucile spianato che puntava dritto alla tua faccia.<br /><br />Ti manca un appiglio mentre trovi qualcuno che approfitta del caos per farti quello che forse non ti avrebbe fatto in altri momenti. Perché anche agli uomini manca qualcosa e non esitano a prenderlo.<br /><br />Quando si sopravvive si pensa di avere il diritto di trasformare ogni mancanza in furto. Così a me verrebbe in mente di cercare il pane, a qualcun altro invece può venire in mente di stuprare te.<br /><br />Ti manca l’aver paura perché quando ti abitui alle esplosioni, alla vista dei cadaveri, alla puzza di carne bruciata, smetti di aver paura. La paura ce l’hai nelle vene e nella pelle. E’ già diventata parte di te e non ci sarà più modo di liberartene.<br /></p> <p> Ti manca la tua medicina contro l'asma. Quella che ti viene per l'allergia alla polvere. Che di polvere ce n'e' così tanta che non c'e' proprio modo di trovare un angolo pulito. </p> <p> Ti manca il coraggio di rifiutare l'invito dei nemici di fare la spia, ma ti manca anche la fantasia per inventarti dei terroristi da dargli in pasto per salvarti la vita. Quando c'e' terrore dappertutto esiste solo un aggressore e qualcuno che resiste per difendersi. </p> <p> Ti manca il respiro perché ti abitui a trattenerlo così a lungo ‘ché per non morire è bene fingere di essere già morte. E trattieni e ritrattieni capita che smetti di respirare e diventi trasparente, quasi l’ombra di te stessa. Poi impari a non essere più neppure quella. Allora ti manchi tu o quel fantasma che eri diventata e cominci a stancarti di soffrire di mancanze. E vuoi morire per davvero o vuoi vivere in cima a tutto.<br /><br /><span style="color: rgb(239, 15, 136);"><strong>Io non vivo la guerra</strong></span>, ma quando ci penso mi viene in mente la parola “mancanza”. Dal luogo sicuro nel quale mi trovo mi manca la capacità di capire come può un popolo che ha subito la shoah fare la stessa cosa ad un altro popolo. I palestinesi non hanno più uno Stato e se qualcuno mi privasse del diritto di vivere dove voglio sono certa che potrei perfino affezionarmi al concetto nazionalista di patria, che odio e che non mi appartiene.<br /><br /><span style="color: rgb(239, 15, 136);"><strong>Togliere </strong></span>qualcosa a qualcuno procura la sublimazione del ricordo. Persino gli arabi non integralisti finiscono per innamorarsi dell’adorazione di allah. Anche se è una religione che somiglia a quella cattolica e che toglie diritti ai laici, in qualunque parte del mondo essi si trovino. Anche se considera le donne come fossero niente. Persino le donne possono vivere la tentazione di emulare gli uomini imitando le loro pratiche. </p> <p> <span style="color: rgb(239, 15, 136);"><strong>Ecco cosa manca</strong></span>, più di tutto: l'umanità e la pace. Perché in tempi di pace i laici non sono schiacciati dal dovere di schierarsi tra una parte e l’altra. Perché in tempi di pace i laici e le laiche possono essere liber* di esistere. Perciò sia chiaro che le vittime di questa guerra non stanno solo in Palestina.<br /><br /><span style="color: rgb(239, 15, 136);"><strong>Consigli di lettura:</strong></span> </p> <p> <strong>--->>>uno splendido <a href="http://fastidio.noblogs.org/post/2009/01/05/chicks-with-guns" target="_blank">post di Fastidio</a> sull’estetica della guerra israeliana. <br />--->>>Il libro memorabile di Céline *<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Viaggio_al_termine_della_notte" target="_blank">Viaggio al termine della notte</a>*. <br />--->>>L’altro libro memorabile di Vonnegut *<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Mattatoio_n._5" target="_blank">Mattatoio n°5</a>*. <br />--->>>Tutto quello che trovate di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Hannah_Arendt" target="_blank">Hannah Arendt</a>, ogni suo scritto val la pena di essere letto.</strong> </p><div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-50129904693232359722008-12-18T00:19:00.002+01:002008-12-18T00:30:22.055+01:00La befana vien di notte a salvarti dalle botte<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7c2EMjDYDZHJCyHH3F9XtNiNFtPDiXnr06E5bdTv0wqxQ8bdD-j5jufIzsd3rwhM7Ip_VSrofXzOhoOpF69tYTiN8WY4EAYiudufv0BwfSkDh2XjRuh7YFcG2JvOK19ZM6axiOwFH3nFT/s1600-h/witch.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 221px; height: 180px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7c2EMjDYDZHJCyHH3F9XtNiNFtPDiXnr06E5bdTv0wqxQ8bdD-j5jufIzsd3rwhM7Ip_VSrofXzOhoOpF69tYTiN8WY4EAYiudufv0BwfSkDh2XjRuh7YFcG2JvOK19ZM6axiOwFH3nFT/s400/witch.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5280905388774028818" border="0" /></a><br /><div style="text-align: center;"><span style="font-weight: bold;"></span> <span style="font-weight: bold;">Sabato 20/12 ore 18 P.zza Nettuno</span> </div><br />Irrompiamo nel natale con un presidio itinerante, ricordando che la violenza<br />maschile su donne e lesbiche non va in vacanza. Saremo quindi presenti nelle<br />strade con cartelli, volantini e altro per proporre una befana femminista<br />che diffonda informazioni su forme di contrasto alla violenza e che<br />solleciti a tenere sempre alta l'attenzione su di se e sulle donne e<br />lesbiche chi ci stanno accanto.<br /><br />Unitevi numerose e portate cartelli contro la violenza e se vi va<br />travestitevi da befane ..o .. come volete!<br /><br />Coordinamento "Quelle che non ci stanno" - Bologna<div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-25538213018765914992008-12-03T17:03:00.000+01:002008-12-03T17:04:20.507+01:00Video 25 novembre 2008<object width="400" height="302"><param name="allowfullscreen" value="true" /><param name="allowscriptaccess" value="always" /><param name="movie" value="http://vimeo.com/moogaloop.swf?clip_id=2416277&server=vimeo.com&show_title=1&show_byline=1&show_portrait=0&color=&fullscreen=1" /><embed src="http://vimeo.com/moogaloop.swf?clip_id=2416277&server=vimeo.com&show_title=1&show_byline=1&show_portrait=0&color=&fullscreen=1" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true" allowscriptaccess="always" width="400" height="302"></embed></object><br /><a href="http://vimeo.com/2416277">Testimoni silenziose</a> from <a href="http://vimeo.com/serverdonne">Server Donne</a> on <a href="http://vimeo.com">Vimeo</a>.<div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5119034110636082722.post-75132343390720203082008-11-26T12:45:00.005+01:002008-11-27T19:58:14.704+01:00Bilancio di genere - 5 Dicembre 2008<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8jiVcPPWJFGpfSWjLcHQWUHX1cw1gEzLE1_RW46-dUeiNzxpV52mUe3e7GFqXnHQQiHY0rLiYKVF83ZiBa8h16KaEwHFnvClK2QYsrznEaU_UbMleQa2Z6tbRYCSsLJsTmZiudjOtI3WZ/s1600-h/Senza+titolo-1.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 301px; height: 118px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8jiVcPPWJFGpfSWjLcHQWUHX1cw1gEzLE1_RW46-dUeiNzxpV52mUe3e7GFqXnHQQiHY0rLiYKVF83ZiBa8h16KaEwHFnvClK2QYsrznEaU_UbMleQa2Z6tbRYCSsLJsTmZiudjOtI3WZ/s400/Senza+titolo-1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5272934297611204498" border="0" /></a>Ciao a tutte,<br />con estremo ritardo vi giriamo info e appuntamenti sulla <span style="font-weight: bold;">prima e concreta possibilità di sperimentazione del bilancio di genere nel comune di Bologna</span>...<br /><br /><div style="text-align: center;"><span style="font-weight: bold;">La Rete delle donne si riunirà in assemblea Giovedi 4 dicembre 2008 alle 20.30 ad Armonie in Via Emilia Levante 138.</span><br /></div><br /><span style="font-weight: bold;">Partiamo dall'inizio:</span><br />Il 6 Novembre 2007 la rete delle donne di bologna ha incontrato Cofferati in un'<a href="http://babs.altervista.org/assembleabilancio.htm">assemblea sul Bilancio di Genere</a> . Abbiamo ottenuto alcune cose, tra cui il punteggio per le donne sole con figli nell'assegnazione delle case popolari Acer e il bando (vinto da Orlando) per l'urbanistica partecipata nella progettazione della nuova Bolognina.<br />I nostri cartelloni (con le richieste) li potete vedere su questo post.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Il 17 Novembre 2008:</span><br />alcune donne di associazioni hanno incontrato Milli Virgilio e l'ufficio delle politiche alle differenze sul Bilancio di genere. In particolare è stata concordata la necessità di incontrarsi con tutte le associazioni femminili femministe e lesbiche, reti comprese, il <b>5 Dicembre 2008 </b>per discutere del Bilancio Comunale che verrà approvato il 31 dicembre.<br /><br />L'incontro non vuole essere dispersivo, ma concreto e efficacie nel definire le priorità delle donne alla luce della scarsa possibilità di fondi decretata da questo governo nei tagli agli enti comunali.<br /><br />1) Perciò <span style="font-weight: bold;">siamo invitate a leggere</span> <b style="font-weight: bold;">il </b><span style="font-weight: bold;">documento</span>"Bilancio di Genere, dalla sperimentazione alla partecipazione", che rappresenta il primo consuntivo delle politiche comunali effettuato in base all'impatto di genere, scaricabile dai siti "Politiche delle Differenze" e "Programmazione, controlli e statistiche" alle pagine:<br /><a href="http://www.comune.bologna.it/politichedelledifferenze/dettagliodifferenzeNews.php?newsitemID=157&channelID=12"><br /></a><ul><li><a href="http://www.comune.bologna.it/politichedelledifferenze/dettagliodifferenzeNews.php?newsitemID=157&channelID=12">http://www.comune.bologna.it/politichedelledifferenze/dettagliodifferenzeNews.php?newsitemID=157&channelID=1</a><a href="http://www.comune.bologna.it/politichedelledifferenze/dettagliodifferenzeNews.php?newsitemID=157&channelID=12">2</a></li></ul><div style="text-align: center;"><div style="text-align: left;"><br /><ul><li><a href="http://www.comune.bologna.it/rendicontazione-sociale/genere/index.php" target="_blank">www.comune.bologna.it/<wbr>rendicontazione-sociale/index.<wbr>php</a></li></ul></div><br /><div style="text-align: left;">2) <b>Siamo invitate a discutere il documento</b> sul forum on-line: <a href="http://www.comune.bologna.it/forum/list.php?21" target="_blank">http://www.comune.bologna.it/<wbr>forum/list.php?21</a> prima del 5 Dicembre!!<br /><br />Dovremmo cioè confrontarci sulle priorità e individuare i singoli temi che ci interessano anche singolarmente, in modo da poter creare più gruppi di discussione all'incontro di venerdi 5 dicembre in grado di affrontare temi specifici...<br /><br />3) <span style="font-weight: bold;">Siamo invitate a</span> <b>partecipare ai focus groups per il giorno Venerdi 5 dicembre, alle ore 14,30 presso le sale riunioni dell'Assessorato in Via Cà Selvatica 7. </b> </div><br /><br /><div style="text-align: left; font-style: italic;">Per eventuali problemi rivolgersi a <a href="mailto:renato.busarello@comune.bologna.it" target="_blank">renato.busarello@comune.<wbr>bologna.it</a><br /></div> <div style="text-align: left;"><span style="font-weight: bold;"><br />Ecco i cartelloni (clicca per ingrandirli!!):</span><br /><br /><div style="text-align: right;"><a style="font-weight: bold;" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgI8XvlmidfsFRNoTowbKB8GHdk2z2bRxHVOph436kdsdAjis6xSe4KODddKXnyydX6pWPZQNSc1qsSr1yDbFsz8CKP6uvH2xIfgHtrNf0tj3akt1sW7BmK881UgNg3S_1wrFUhWlFyRI-E/s1600-h/cartelloni2.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 237px; height: 168px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgI8XvlmidfsFRNoTowbKB8GHdk2z2bRxHVOph436kdsdAjis6xSe4KODddKXnyydX6pWPZQNSc1qsSr1yDbFsz8CKP6uvH2xIfgHtrNf0tj3akt1sW7BmK881UgNg3S_1wrFUhWlFyRI-E/s400/cartelloni2.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5272933697269868738" border="0" /></a><br /></div></div><div style="text-align: left;"><br /></div> </div><div class="blogger-post-footer">Rete delle Donne di Bologna</div>Babshttp://www.blogger.com/profile/06250138477749485514noreply@blogger.com0